Marettimo: naufragio di migranti. Cinquantacinque persone sono riuscite a restare a galla aggrappandosi agli scogli
Naufragio ieri sera a Marettimo, isola dell’arcipelago trapanese, dove un barcone è affondato per cause ancora da accertare. Cinquantacinque migranti hanno raggiunto la costa rocciosa e si sono aggrappati agli scogli per restare a galla. Tra loro anche molte donne e bambini. Le operazioni di soccorso della Guardia costiera di Trapani sono andate avanti per tutta la notte con grandi difficoltà a causa dell’inaccessibilità del sito, sia via cielo, sia via terra. Finora sono state tratte in salvo sette persone, due donne e cinque bambini. Tra loro un neonato con la febbre a 40 trasportato d’urgenza in ospedale. Gli uomini della Capitaneria fanno la spola con una piccola zattera tra la motovedetta e gli scogli. Non si sa quante persone fossero a bordo del barcone affondato e non si escludono morti.
L’allarme è scattato ieri sera alle 22, quando la Guardia costiera ha intercettato un Sos lanciato con un telefono satellitare proveniente da una parte inaccessibile dell’isola. La zona indicata era quella di Punta Libeccio, alle spalle della cittadina. I militari della Capitaneria si sono trovati davanti ad una scena terribile. Aggrappati alle rocce c’erano 48 uomini, due donne e cinque bambini in tenerissima età che gridavano aiuto. Difficili le operazioni di salvataggio, complice anche il buio. La zona dove è avvenuto il naufragio infatti è particolarmente difficile da raggiungere anche via mare. Area franosa e quindi anche difficile raggiungerla da terra.
In un primo momento, visto il pericolo, c’era stata anche l’ipotesi di un salvataggio via aereo, ma poi tutto è rientrato, proprio per la particolarità delle rocce troppo franose. I militari della guardia costiera, dopo ore di prove per arrivare a toccare terra, finalmente con l’ausilio di una zattera sono riusciti a recuperare i cinque bambini e le due donne solo verso le cinque di stamane. I salvati sono stati portati da Marettimo di corsa verso Trapani. Una bambina di un anno è stata trasferita immediatamente in ospedale con la mamma perché febbricitante, gli altri sono stati ricoverati presso una struttura adeguata.
Intanto le operazioni di salvataggio sono continuate. Con grande cautela i militari hanno via via recuperato tutti gli altri immigrati del gruppo, 48 uomini che per tutta la notte sono rimasti aggrappati a quelle rocce. Sfiniti ma salvi. Tra poco saranno al porto di Trapani. Si tratta di immigrati di nazionalità, libica, tunisina e siriana. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara. Forse il barcone carico di migranti si è andato a schiantare sugli scogli e per questo è affondato.
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