Unioni civili, il Prefetto di Roma contro il sindaco Marino: “Le 16 trascrizioni vanno annullate”
A Roma continua la battaglia sulle nozze omosessuali. Il prefetto Giuseppe Pecoraro lunedì sera ha inviato una lettera a Marino «invitandolo ad annullarle». «Il Prefetto di Roma — si legge in una nota della Prefettura — si riserva, qualora il Sindaco non provveda, di procedere alla cancellazione delle trascrizioni ai sensi di legge».
La linea legale
Ma Marino non ha alcuna intenzione di retrocedere. Anzi. Al Campidoglio sono convinti di avere ragione su tutta la linea e pensano che soltanto la magistratura abbia il potere di annullare i documenti firmati dal sindaco sabato scorso. Su questa posizione sono anche le associazioni omosessuali che assistono le coppie. Una di queste, la Rete Lenford, ha pronta una lettera di diffida da inviare a tutte le prefetture: «La posizione di Pecoraro è ridicola. Tecnicamente — spiega l’avvocato Antonio Rotelli della Rete Lenford — egli non può procedere alla cancellazione perché è una attività che spetta esclusivamente ad un giudice e non ad una autorità amministrativa, neanche al ministro». «Mobilitare le Prefetture contro i sindaci e contro le coppie gay e lesbiche è stata un’azione di marketing politico — dice Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay center — Noi siamo al fianco delle coppie e come già detto faremo ricorso contro atti che hanno solo un sapore di spot e non di diritto».
Caos sulla legge
Ma sulla civil partnership alla tedesca, proposta dal premier, è già lite. Ieri il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha fatto sapere di volere un modello all’italiana: «I nostri tre paletti sono chiari: no al matrimonio tra persone dello stesso sesso, no alle adozioni, no alla reversibilità della pensione che sfascerebbe i conti pubblici». Ncd e Forza Italia chiedono che la legge prenda vita in Parlamento e non venga imposta dall’alto. «Tutte le grandi leggi che in passato hanno affrontato i temi dei diritti civili — afferma il vicecapogruppo Ncd alla Camera, Dorina Bianchi — hanno sempre iniziato l’iter da proposte parlamentari». È d’accordo anche Mara Carfagna, portavoce dei deputati di Forza Italia: «Se Renzi avoca tutto a sé sarà difficile che il Parlamento abbia il tempo di cui ha bisogno per instaurare un dibattito costruttivo finalizzato ad una sintesi tra le diverse sensibilità».
Trascrizioni farsa
Critica Marino Barbara Saltamartini, deputato e portavoce nazionale Ncd: «Il prefetto Pecoraro ha fatto quello che doveva. Tutti avremmo preferito che questo passaggio procedurale si fosse evitato. Adesso Marino abbia almeno la decenza di dare un epilogo dignitoso a questa pagina buia delle storia delle Istituzioni romane. Cancelli le trascrizioni farsa, se ha un briciolo di rispetto verso i romani e la città che amministra, e non costringa il prefetto a dover procedere al loro annullamento».
Il congedo
In attesa che la politica si metta d’accordo per una legge che regoli le unioni tra persone dello stesso sesso, le coppie gay si tengono stretto il certificato di trascrizione del matrimonio firmato sabato scorso da Marino e si preparano ad usarlo secondo gli usi di legge. Paolo Sordini, giornalista Rai, sposato con Lorenzo Biagini, chiederà all’azienda il congedo matrimoniale: «Dopo che mi sono sposato all’estero avevo fatto richiesta ma mi era stato negato perché mancava la trascrizione dell’atto nel nostro paese, ora però le cose sono cambiate. Anche mio marito farà la stessa cosa presso il suo datore di lavoro». Un’altra coppia, Domenico Pasqua e Jeff Nuyts, invece medita di presentare, quando sarà il momento, una denuncia dei redditi congiunta. «Marino — dicono — ha preso atto di una realtà che riguarda i cittadini romani. Non possiamo essere coniugi in Belgio e single a Roma». Jeff e Domenico lunedì hanno chiesto un incontro al prefetto di Roma: «Vogliamo spiegargli — dicono — che non siamo un problema di ordine pubblico perché è questo il motivo per cui chiede l’annullamento della trascrizione».
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