Nomine alla Consulta e al Csm, il M5S risponde all’invito di Renzi: “Se verranno fatti nomi degni, li voteremo”
“Se verranno fatti nomi degni, li voteremo”. Il Movimento Cinque Stelle risponde così alla proposta, partita dallo stesso Matteo Renzi, per sbloccare l’impasse che ha messo in stallo il Parlamento sulle nomine alla Consulta e al Csm. Un ‘ponte’ che i grillini stanno valutando e che potrebbero discutere già nella riunione congiunta dei gruppi convocata per stasera per parlare del Jobs Act.
L’idea del premier è quella di proporre al M5s di avanzare una candidatura per il Csm e, al contempo, di individuare due nomi di tecnici puri, di alto profilo e inattaccabili, per la Consulta. Il top, a questo proposito, sarebbero due donne. Questo, ovviamente, per quel che riguarda il Pd comporterebbe il superamento della candidatura Violante.
“Da parte nostra ci sono state delle aperture, ora aspettiamo gli altri”, ha ribadito ancora questa mattina il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. E la risposta è arrivata per bocca del capogruppo dei Cinque Stelle alla Camera Andrea Cecconi: “Fine del gioco delle poltrone per i partiti grazie al MoVimento 5 Stelle – ha detto il deputato pentastellato – Da mesi chiediamo nomi di alto profilo, super partes, slegati dai giochi della politica, per ricoprire ruoli importanti al Csm e alla Consulta. E dopo venti fumate nere i partiti sono costretti ad abdicare al bene comune”.
“A noi non importano i nomi e le poltrone, ma persone valide e indipendenti nelle istituzioni di garanzia. Il MoVimento 5 Stelle è abituato a mantenere quanto dice e se verranno fatti nomi degni, noi li voteremo” ha concluso Cecconi.
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