Il Bonus bebè sarà mensile e andrà a tutte le famiglie che non superano i 90.000 di reddito
La legge di Stabilità ha ottenuto il visto della Ragioneria, la «bollinatura», ed è stata trasmessa al Quirinale nella sua versione ufficiale, dopo che un testo non vidimato era già stato consegnato al capo dello Stato. Lo ha annunciato con un tweet il Tesoro: «Completato il corredo tecnico dalla Ragioneria Generale dello Stato il ddl Stabilità viene ora trasmesso al #Quirinale». Mentre l’incontro inizialmente previsto per giovedì tra l’esecutivo e l’Anci, l’associazione dei Comuni, è stato rinviato al 30 ottobre, stamattina alle 8 la manovra sarà al centro del vertice tra il governo e le Regioni riunitesi ieri in conferenza straordinaria sui tagli da 4 miliardi previsti dalla manovra. «La decisione – ha detto al termine il presidente Sergio Chiamparino, che si è definito un “sostenitore incondizionato di Renzi” – è di andare all’incontro, augurandoci che sia possibile aprire un percorso breve di confronto che consenta di costruire insieme, e di rendere sostenibile, per la parte che riguarda le Regioni, la manovra».
La proposta delle Regioni sarà «l’applicazione rigorosa dei costi standard», secondo lo schema già proposto al commissario alla spending review , Carlo Cottarelli. Intanto ieri, in assenza di un testo ufficiale, sono circolate notizie tratte da nuove bozze della legge, alcune smentite dallo stesso dicastero. È il caso del bonus-bebè che ieri pomeriggio sembrava dovesse essere conferito in un’unica soluzione annua, per un importo non inferiore ai 900 euro, solo alle famiglie con reddito basso, inferiore ai 30 mila euro annui, definiti con il metodo di calcolo dell’Isee. Ma il Tesoro è intervenuto con due tweet per puntualizzare che il bonus verrà erogato mensilmente, anche per i figli adottati, e spetterà quando il reddito dei coniugi complessivamente al lordo non superi i 90 mila euro. La misura varrà per i bambini nati tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017. Dunque le coperture riguarderanno un arco di tempo che va dal 2015 al 2020. Intanto si chiarisce la vicenda del pagamento delle pensioni il 10 di ciascun mese che aveva messo in allarme i sindacati.
È stato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a dire che l’ipotesi, prevista inizialmente, sarebbe ormai circoscritta a «chi è titolare di più pensioni». Poletti ha anche annunciato un’altra novità: nella legge di Stabilità non ci sarebbero interventi per i forestali della Calabria mentre «sarebbe fondata» la notizia di norme per i lavoratori socialmente utili di Palermo e Napoli. Dal Tesoro, in merito agli sgravi Irap, giunge la precisazione che questi porteranno un risparmio per le imprese di 7,7 miliardi, comprensivi dei 2,1 derivanti dalla riduzione dell’aliquota dal 3,9% al 3,5% decisa con il decreto 66. L’aliquota tornerà al 3,9%, con effetto retroattivo dal 2014, ma l’aumento verrà compensato dall’eliminazione dalla base imponibile del costo del lavoro dei contratti a tempo indeterminato. Poiché però la legge di Stabilità entra in vigore nel 2015 l’acconto per ora verrà pagato con aliquota al 3,5% salvo compensare nel 2015 a saldo. Sembra chiarito un altro punto della manovra, quello relativo al tetto della decontribuzione triennale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Tale tetto salirebbe a 8.066 euro dai 6.200 euro ipotizzati inizialmente. Lo sgravio varrebbe per i neoassunti entro il 31 dicembre 2015 e per tre anni. Il tetto di 8.066 euro consentirebbe di assumere con zero-contributi lavoratori la cui retribuzione sia sotto i 30 mila euro lordi annui.
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