Ebola, primo caso a New York: è un medico volontario in Guinea. De Blasio: “Non c’è nessuna ragione di allarme per i newyorchesi”
Primo caso di Ebola a New York. Si tratta di un medico, il 33enne Craig Spencer, che lo scorso venerdì era rientrato dalla Guinea dove aveva curato i malati di Ebola come volontario dell’organizzazione Medecins Sans Frontieres. Spencer, che fino a ieri mattina non aveva mostrato alcun sintomo della malattia, è ora ricoverato in isolamento al Bellevue Hospital Center.
“Non c’è nessuna ragione di allarme per i newyorchesi” e le autorità stanno prendendo tutte le precauzioni necessarie, ha detto il sindaco della città Bill de Blasio nel corso di una conferenza stampa convocata nella tarda serata di ieri. Il governatore di New York Andrew Cuomo ha affermato che le strutture cittadine hanno risposto prontamente all’emergenza. Le persone che hanno avuto contatti con Spencer, compresa la sua fidanzata, saranno tenute sotto osservazione per 21 giorni per verificare l’eventuale comparsa di sintomi di contagio.
Nel frattempo, il governo del Mali ha confermato che una bambina di due anni è risultata positiva al test di Ebola dopo essere rientrata di recente da un viaggio in Guinea con la zia. Si tratta del primo caso ufficiale di Ebola in Mali. La bimba è stata messa in quarantena già ieri all’ospedale di Kayes. Il ministro della Sanità, Ousmane Koné, ha assicurato che tutte le persone entrate in contatto con la piccola sono state prese in carico e trattate secondo le procedure previste.
Con questo contagio, il Mali si va ad aggiungere ai Paesi dell’Africa occidentale colpiti dal virus, che sta mietendo centinaia di vittime soprattutto in Guinea, Liberia e Sierra Leone, oltre ai casi registrati in alcuni Paesi occidentali. Due giorni fa, la Nigeria ha annunciato di essere totalmente “libera dal virus”.
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