Cgil a Roma per manifestare contro il governo Renzi. Camusso: “Lavoro, dignità, uguaglianza per cambiare l’Italia”
Arrivano da tutta Italia. Lavoratori, studenti, pensionati, nelle strade della Capitale per protestare contro le politiche del governo Renzi. Striscioni che raccontano storie di lavoratori in mobilità, in cassa integrazione. Tanti gli slogan contro il premier: “Renzi pifferaio”, “Pd partito di destra” si legge su alcuni cartelli. Ad accompagnare il corteo l’immancabile “Bella Ciao”. C’è già tanta gente in piazza San Giovanni in Laterano, a Roma, dove confluiranno i due cortei della Cgil e dove dal palco allestito ci saranno gli interventi di lavoratori e di rappresentanti sindacali dell’organizzazione, con discorso conclusivo del segretario generale Susanna Camusso. «Lavoro, dignità, uguaglianza per cambiare l’Italia», dice il grande manifesto che sovrasta il palco, dove intanto si esibiscono gruppi musicali mentre nella zona continuano ad affluire persone con tanto di bandiere della Cgil nelle sue varie articolazioni di categoria. «Conservatori di coraggio» è scritto poi su una grande struttura metallica collocata in un punto dell’area verde della piazza.
Uno slogan che è appare come una replica diretta alle accuse alla Cgil di fare resistenza, essere cioè conservatrice, in merito ad alcune riforme del mondo del lavoro, tra cui l’articolo 18.
La Cgil è pronta ad utilizzare «tutte le forme necessarie» a sostegno delle proprie richieste, compreso lo sciopero generale. Lo ha detto il segretario generale Susanna Camusso nel corso della manifestazione della Cigl. «Continueremo la nostra iniziativa – ha detto rispondendo ad una domanda – con tutte le forme necessarie». Parte del Pd partecipa alla manifestazione. ianni Cuperlo, Stefano Fassina e Pippo Civati sono presenti in piazza della Repubblica. Secondo Fassina questa «non è una manifestazione contro il governo ma è per lo sviluppo e per il lavoro. Spero che ci sia l’attenzione del governo ad ascoltare e a correggere quei due provvedimenti che non aiutano l’economia, il lavoro, e nemmeno il governo».
In piazza per la dignità del lavoro ma anche per irrobustire l’opposizione al governo Renzi. Obiettivi che il presidente di Sel, Nichi Vendola, spiega al Gr Uno Rai. «Io sono un oppositore di Renzi -ha detto Vendola, commentando l’offerta del premier agli esponenti di Sc e Led ad entrare nel Pd – capisco che questa è un’epoca di cortigianeria. Ma io posso lo rivendicare di non aver mai portato la mia storia sul carro dei vincitore». Oggi Sel parteciperà alla manifestazione della Cgil per per ricostruire un’alleanza di sinistra «con il mondo del lavoro che oggi è umiliato e privato di diritti fondamentali. Gli esponenti Pd sono tutti chiamati a un atto di coerenza. Bisogna stare in piazza con la Cgil ma essere conseguenti in parlamento. È difficile essere solidali con la battaglia importantissima della Cgil e poi votare lo Sblocca Italia, il jobs act, la manovra finanziaria».
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