Borse: crollo di Mps e Carige, bocciate negli stress test bancari
Una cosa oggi in Borsa si poteva facilmente immaginare, cioè il crollo di Mps e di Carige, le due banche italiane bocciate dalla Bce negli stress test diffusi ieri. Ma restava incerta la reazione degli altri istituti di credito (e degli altri comparti azionari). Il copione è stato rispettato per Mps e Carige, sospese per eccesso di ribasso (il Monte perde più del 17%, la Cassa genovese più del 15%), mentre sul resto del listino è prevalsa dapprima una lettura positiva della situazione, con un’apertura al rialzo, dopodiché il rosso è diventato generale: giù anche le altre banche e tutti gli altri settori. Al momento Milano perde il 2,17% e Madrid l’1,07%. Male anche le altre piazze finanziarie europee.
A Milano gli scambi dei titoli di sette banche sono stati sospesi, poi riammessi alle contrattazioni con l’eccezione di Mps, su cui la Consob ha vietato anche le vendite allo scoperto (cioè senza il possesso dei titoli) per frenare la speculazione al ribasso. Oltre a Mpos e Carige giù Bpm (-5,21%), Ubi (-4,9%), Bper (-4,5%), Mediobanca (-3,6%), Intesa Sanpaolo (-3%), Unicredit (-2,6%) e Banco popolare (-1,5%). Può essere semplice speculazione, oppure il mercato teme che gli stress test abbiano solo scalfito la superficie dei problemi.
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