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Fiat-Chrysler, Marchionne scorpora la Ferrari: Nel 2015 il 10% sarà Wall Street. Il titolo Fca vola a Piazza Affari

Fiat-Chrysler, Marchionne scorpora la Ferrari: Nel 2015 il 10% sarà Wall Street. Il titolo Fca vola a Piazza Affari

Il Cda di Fiat Chrysler Automobiles, riunito a Londra, ha autorizzato la separazione di Ferrari dal Gruppo Fca. La separazione, si legge in una nota, verrà attuata attraverso l’offerta pubblica di una parte della partecipazione di Fca in Ferrari pari al 10% del capitale di Ferrari e la distribuzione della rimanente partecipazione di Fca in Ferrari agli azionisti di Fca. Il Cda ha autorizzato il management ad intraprendere le azioni necessarie a completare queste operazioni nel 2015. Fca si attende che le azioni di Ferrari siano quotate negli Stati Uniti e in un altro mercato europeo.

“Oggi è un grande giorno, perché abbiamo risolto numerose questioni che ci hanno occupato a lungo” ha detto l’ad di Fca Sergio Marchionne. Con questa scelta, ha precisato, “diamo a Ferrari il giusto valore come produttore di auto di lusso”. A livello di gruppo, ha aggiunto, “per il 2015 rimaniamo ‘bullish’”, con una stima di rialzo, che porterebbe le vendite globali di Fca a quota 4,8-4,9 milioni di unità.

Il presidente di Fca, John Elkann, si dice “felice di questo nuovo passo in avanti nella strategia di sviluppo” del Gruppo. Insieme alla recente quotazione delle azioni di Fca sul NYSE, la separazione di Ferrari preserverà la rinomata tradizione italiana e la posizione unica del business di Ferrari consentendo agli azionisti di Fca di continuare a beneficiare del valore intrinseco di questo business”.

Il cda ha annunciato anche il collocamento e la vendita di azioni ordinarie Fca e di un prestito obbligazionario a conversione obbligatoria. L’offerta riguarderà fino a 100 milioni di azioni ordinarie Fca, incluse le 35 milioni di azioni ordinarie proprie detenute da Fca e circa 54 milioni di azioni ordinarie per reintegrare il capitale delle azioni cancellate a seguito dell’esercizio del diritto di recesso da parte degli azionisti Fiat riconosciuto. Fca, si legge in una nota, si attende di collocare un ammontare nominale complessivo sino a 2,5 miliardi di dollari Usa di obbligazioni a conversione obbligatoria mediante un’offerta registrata presso la Sec e rivolta a investitori istituzionali statunitensi ed internazionali. Le obbligazioni a conversione obbligatoria saranno convertibili obbligatoriamente alla scadenza in azioni ordinarie Fca.

Il tasso di interesse, il rapporto di conversione e gli altri termini e condizioni delle obbligazioni a conversione obbligatoria saranno definiti al momento del pricing dell’offerta. Ci si attende che gli investitori che parteciperanno all’offerta, subordinatamente al completamento della separazione di Ferrari annunciata oggi, avranno titolo a partecipare all’operazione di separazione e ricevere azioni di Ferrari secondo le usuali regole di adeguamento dei termini di conversione. L’offerta dovrebbe essere completata entro la fine del 2014.

I CONTI – L’annuncio dello scorporamento di Ferrari arriva nel giorno del primo Cda del gruppo a Londra, con l’approvazione dei conti del terzo trimestre. Fiat Chrysler Automobiles, ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un utile netto pari a 188 mln di euro, in linea con quello del trimestre 2013. Nello stesso periodo i ricavi sono stati pari a 23,6 mld, in crescita del 14%.

Il gruppo Fca conferma i target per l’anno in corso comunicati in occasione della presentazione dei risultati del secondo trimestre 2014, e cioé: consegne a livello globale: circa 4,7 milioni di veicoli; ricavi intorno a 93 miliardi di euro; Ebi tra circa 3,6 e 4,0 miliardi di euro; Utile netto tra circa 0,6 e 0,8 miliardi di euro, con un utile per azione in miglioramento da circa 0,10 euro (esclusa gestione atipica) a un intervallo tra circa 0,44 e 0,60 euro. L’obiettivo considera un aumento di 0,5 miliardi di euro dell’onere relativo alla fiscalità differita in conseguenza delle imposte differite attive nette relative a Chrysler rilevate a fine 2013 ed esclude l’impatto delle componenti atipiche.

L’indebitamento netto industriale al 30 settembre è pari a 11,4 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 9,7 miliardi di euro dello scorso giugno. L’aumento di 1,7 miliardi di euro, si legge nella relazione ai dati di bilancio, riflette principalmente l’assorbimento di cassa stagionale.

Crescono le consegne globali, che nel terzo trimestre dell’anno registrano un +10% a 1,1, mln di veicoli. A trainare le vendite le performance registrate dal Gruppo negli Stati Uniti e in Canada, dove le consegne hanno registrato un incremento del 21% mentre i veicoli venduti hanno segnato un aumento del 18%. I ricavi nell’area Nafta sono stati pari a 13,1 mld, in crescita del 2%. Nell’area Latam, Sud e Centro America, le vendite sono state pari 202 mila veicoli (-14%) e ricavi pari a 2,2 mld, in flessione del 12%.

In Asia le consegne sono cresciute del 22% a 55 mila veicoli, le vendite del 25% a 66 mila vetture. I ricavi nell’area Apac sono stati pari a 1,6 mld. Infine in Europa, le consegne complessive di auto e veicoli commerciali leggerei sono state pari a 218 mila unita’, il 3% in piu’ rispetto al terzo trimestre del 2013. Le auto consegnate sono aumentare dell’1% a 169 mila unita’, mentre i veicoli commerciali leggeri hanno registrato un incremento del 13% a 49 mila veicoli. Nell’area Emea i ricavi sono stati pari a 4,1 mln, in crescita del 6% , grazie soprattutto al buon andamento del marchio Jeep e delle vendite di veicoli commerciali.

FCA VOLA A PIAZZA AFFARI

Il titolo Fca vola in Borsa dopo l’annuncio della separazione dalla Ferrari attraverso un’offerta pubblica di una parte della partecipazione di Fca pari al 10% del capitale di Ferrari e la distribuzione della rimanente partecipazione agli azionisti di Fca. Il titolo, subito sospeso per eccesso di rialzo, torna a far prezzo a Piazza Affari e registra un progresso a due cifre. Alle 14.45 il titolo del gruppo automobilistico guadagna il 13,97% a 8,69 euro con quasi 37,5 milioni di pezzi passati di mano. Brinda anche per Exor (+11,60% a 32,71), Cnh Industrial guadagna invece il 3,66% a 6,52 euro.