Il lavoro batte un colpo: 130 mila occupati in più ma l’indice dei senza lavoro sale al 12,6%
Il tasso di disoccupazione risale ai massimi livelli nel mese di settembre. Lo rileva l’Istat nelle sue stime provvisorie, precisando che è pari al 12,6%, in aumento di 0,1 punti percentuali sia in termini congiunturali sia nei dodici mesi. Va un po’ meglio per i giovani, con il tasso di disoccupazione che nella fascia 15-24enni scende al 42,9% (-0,8 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 1,9 punti nel confronto tendenziale). In timida ripresa il tasso di occupazione pari al 55,9%.
Preoccupa invece il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 236 mila, un dato in aumento dell’1,5% rispetto al mese precedente (+48 mila) e dell’1,8% su base annua (+58 mila). Si tratta del valore più alto dall’inizio delle serie storiche nel 2004.
Per quanto riguarda i giovani, i disoccupati tra i 15-24enni sono 698 mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età, rileva ancora l’Istat nella sua stima provvisoria, è pari all’11,7%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 0,6 punti su base annua.
Cresce il numero di occupati – A settembre 2014 gli occupati sono 22 milioni 457 mila, in aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente (+82 mila) e dello 0,6% su base annua (+130 mila). ll tasso di occupazione (arrivato al 55,9%) cresce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,5 punti rispetto a dodici mesi prima. Dati che si spiegano con la diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni: diminuiscono dello 0,9% rispetto al mese precedente e del 2,1% rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività, pari al 35,9%, cala di 0,3 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,7 punti su base annua.
“Aumentano i posti di lavoro: più 82mila persone sul mese scorso, più 150mila da aprile. Solo con il lavoro #italiariparte”, scrive su Twitter il premier Matteo Renzi.
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