Inchiesta P3, Verdini e Cosentino rinviati a giudizio. Processo fissato per il 5 febbraio
Il gup di Roma Paola Della Monica ha rinviato a giudizio il senatore di Forza Italia Denis Verdini nell’ambito della cosiddetta P3, presunta associazione segreta caratterizzata, come hanno scritto i pm, “dalla segretezza degli scopi, dell’attività e della composizione del sodalizio e volta a condizionare il funzionamento di organi costituzionali e di rilevanza costituzionale, nonchè apparati della pubblica amministrazione dello Stato e degli enti locali”.
Insieme a Verdini rinviato a giudizio anche l’ex sottosegretario all’Economia dell’ultimo governo Berlusconi, Nicola Cosentino. E’ stata stralciata e aggiornata al 3 dicembre la posizione dell’ex parlamentare azzurro Marcello Dell’Utri in attesa dell’esito dell’estradizione suppletiva dal Libano.
A Verdini si contesta il reato di corruzione, a Cosentino diffamazione e violenza privata per aver cercato di screditare l’attuale governatore della Regione Campania Stefano Caldoro al fine di eliminare la sua candidatura dalla lista del Pdl. All’ex sottosegretario è contestato anche l’aver “compiuto atti diretti a costringere” Caldoro a rinunciare alla candidatura. Il processo è fissato per il 5 febbraio prossimo davanti alla nona sezione penale.
L’inchiesta prese il via nel maggio 2010 quando il faccendiere sardo Flavio Carboni venne indagato per concorso in corruzione nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti per l’energia eolica in Sardegna, insieme ad alcuni personaggi di spicco della politica locale e nazionale. Le indagini, concluse nell’agosto 2011, hanno permesso di svelare una presunta associazione “segreta” che concludeva affari, metteva pressione ai giudici e si occupava di alcuni delle questione politiche più rilevanti.
Social