Bruxelles, Grillo irrompe al Parlamento Europeo: “Noi non siamo in guerra con l’isis e la Russia, siamo in guerra con la Bce”
L’oratoria di Beppe Grillo irrompe nel Parlamento Europeo. Obiettivo: presentare il progetto del M5s per portare gli italiani a votare sulla permanenza nell’euro con un referendum. Il leader del Movimento esordisce accusando la Germania di aver condizionato la politica economica dell’Ue: “La Germania ha offeso me e il M5s, offende quotidianamente gli italiani. Sì c’è la mafia, la corruzione e mentre loro santificano il muro di Berlino la riunificazione della Germania l’abbiamo pagata noi”.
“Mi sono reso conto che questi ragazzi sono una sopresa anche per me” – ha continuato Grillo – qui a Bruxelles avete visto girare fino a oggi persone trombate dalla politica italiana e messe qua come in un cimitero di elefanti. Che venga qui un clown – ha aggiunto – come sono stato definito dai giornali tedeschi. Io sono orgoglioso di essere un clown nella mia anima. Io mi chiamo Beppe Grillo, leader in tedesco si dice fuhrer… Posso essere accusato di tutto, ma di essere un fuhrer no”.
“Noi non siamo in guerra con l’isis e la Russia, siamo in guerra con la Bce”, ha detto ancora il leader pentastellato e ha attaccato: “Juncker da chi è stato eletto? Si tratta di un ex ministro delle finanze di un paese paradiso fiscale. Ci vogliamo riprendere la nostra sovranità monetaria. Vogliamo che la Banca d’Italia possa stampare i soldi nella nostra terra”.
“Questa Germania ci impone le sue idee e le sue allucinazioni economiche. Ci impone cose che sono il contrario della democrazia, persone non elette da nessuno. Questo perchè anche la sua economia sta stagnando, mentre noi siamo in recessione totale”.
Non manca un attacco a Giorgio Napolitano: “Noi abbiamo chiesto l’impeachment del Presidente della repubblica. Senza di lui tutta questa mancanza di dignità economica e sociale non ci sarebbe stata”.
“Il referendum consultivo per uscire dall’euro si può fare – ha spiegato il leader del Movimento – è necessario approvare una legge costituzionale ‘ad hoc’ come già avvenuto nel 1989 quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all’Unione Europea”.
“La legge costituzionale per indire il referendum – ha continuato Grillo – sarà presentata agli italiani sotto forma di legge di iniziativa popolare. Per poterla depositare in parlamento è necessario raccogliere almeno 50.000 Firme in sei mesi. Una volta depositata, presumibilmente a maggio 2015, i portavoce del M5s alla camera e al senato si faranno carico di presentarla in Parlamento per la discussione in aula. Approvata la legge costituzionale ad hoc che indice il referendum, considerando i tempi di passaggio tra le due Camere, a dicembre 2015 gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull’uscita dall’euro con il referendum consultivo”.
Social