Napoli, pacco-bomba scoperto davanti a una filiale della Deustche Bank. “Era pronto ad esplodere”
C’era all’incirca un chilo di esplosivo con detonatore e una miccia nel pacco sospetto scoperto davanti alla filiale della Deustche Bank, a Napoli, in via Mascagni, nel quartiere Vomero. L’ordigno non era azionabile a distanza; per farlo esplodere sarebbe stata necessaria l’accensione della miccia. Sul fatto sono in corso le indagini dei carabinieri della compagnia Vomero. L’ordigno è stato distrutto dagli artificieri che per questo hanno utilizzato un cannoncino ad acqua. La miccia era stata accesa e che poi si è spenta prima di raggiungere l’esplosivo. Le indagini sono coordinate dai carabinieri.
L’ipotesi più accreditata è che, nel corso della notte, una banda di rapinatori abbia cercato di fare esplodere il muro perimetrale dell’agenzia, e con esso la struttura bancomat e la cassa continua. Stando alla ricostruzione degli arrificieri dei carabinieri, la miccia era stata innescata ma per motivi ancora ignoti l’esplosione non è avvenuta. L’ordigno non poteva essere telecomandato a distanza: quando la miccia si è spenta, il bandito che presumibilmente si trovava sul posto ha avuto paura ed è scappato. Stamattina, a orario di apertura, gli impiegati hanno visto il pacco e chiamato le forze dell’ordine.
Disinnescata la bomba, nella strada e nell’agenzia della Deutsche Bank, si è tornati alla normalità. Proseguono le indagini da parte dei carabinieri per chiarire il motivo della presenza della bomba oltre che per individuare chi l’ha depositata fuori all’istituto di credito.
Il sindaco Luigi de Magistris, “in attesa di avere maggiori informazioni”, non commenta il ritrovamento dell’ordigno davanti alla Deutsche Bank, in città, e dice di “non vedere un caso Napoli. E’ un autunno caldo, come tanti autunni roventi a causa delle politiche governative che continuano a non puntare allaredistribuzione del reddito e alla tutela delle fasce deboli”.
Per de Magistris, per contrastare il crimine e garantire maggiore sicurezza è importante che siano date “maggiori risorse economiche e umane” alle forze dell’ordine. “Preferisco – ha concluso – affrontare le questioni sociali non come ordine pubblico, ma dando risposte politiche, sociali, culturali. L’ordine pubblico è sempre un aspetto marginale, finale”.
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