Regionali, Forza Italia prova a ricucire con Lega e Ncd. Sallusti: “Senza intesa va peggio della Roma in Champions: non 7-1 ma 7-0″
Il pentimento non è una categoria della politica, ma Fi potrebbe doversi pentire amaramente della frattura voluta nel centrodestra in Calabria e in Emilia. In queste due Regioni, domenica prossima, si vota: nella prima la candidata di Berlusconi, Wanda Ferro, va incontro a una sconfitta bruciante; nella seconda la Lega è data avanti a FI, terza a una incollatura dal M5S. In entrambi i casi l’Ncd è stato messo fuori dalla coalizione. In Calabria per questioni locali; in Emilia per il diktat del Carroccio: «con quelli di Alfano, il ministro di Mare Nostrum, mai».
Ora Berlusconi vuole un nuovo «predellino» («appartiene al passato», lo liquida Quagliariello), spinge per incollare tutte le schegge del centrodestra. «Non c’è scelta – dice Giovanni Toti – se vogliamo essere competitivi con Renzi e se si va verso una legge elettorale con il premio di maggioranza alla lista. Occorre cambiare mentalità e Salvini prima o poi dovrà sanare le sue contraddizioni: non ha voluto Ncd, ma ci governa insieme in Lombardia e in Veneto». Tra l’altro il Veneto sarà una delle Regioni che andrà al voto nel 2015. Come scrive il Giornale di Sallusti «se il centrodestra non troverà un’intesa, rischia di fare anche peggio della Roma in Champions: non 7-1 ma 7-0». Le Regionali del 2015, quindi, saranno il banco di prova del nuovo sogno berlusconiano.
Ecco quindi che la prossima settimana Matteoli intende rimettere in piedi quel tavolo che fu fatto saltare in aria proprio su Calabria ed Emilia. Non ci sarà la Lega a quel tavolo. «Salvini fa propaganda con un eccesso di tatticismo – spiega La Russa, che di predellini falliti ne ha visti tanti – dovrà venire a più miti consigli quando Zaia si troverà a dover ricostruire l’alleanza per la sua ricandidatura. E in Veneto non sarà una passeggiata. Con noi di Fratelli d’Italia vuole fare il partito nazionale ma nelle sue valli continua a parlare di secessione».
L’unità del centrodestra appare un’illusione
Fi corre ai ripari perché, secondo Schifani, capisce quanto male si sta facendo inseguendo Salvini e rompendo con Ncd in Calabria: «Dall’ira passeranno alla ragione». Ma Salvini se ne infischia dei partiti. Dice che il centrodestra del futuro ora è lui, lasciando a Berlusconi la predicazione nel deserto. «Ma Berlusconi non ha nulla da predicare – si infervora Cicchitto – mentre in Calabria tra noi e loro c’è uno scontro all’arma bianca. È una follia dire un giorno che siamo traditori e 24 ore dopo che dobbiamo rimetterci insieme».
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