Sciopero Generale, Renzi contro i sindacati: “Io cerco di farle lavorare le persone, non scioperare”
Il Jobs Act, i sindacati e lo sciopero. Il premier Matteo Renzi interviene a prima mattina dai microfoni di Rtl 102.5. Quanto alla legge delega sul lavoro ”siamo pronti a mettere la fiducia se serve, staremo a vedere. Siamo pronti sui decreti attuativi, saremo rapidissimi”, avverte.
Sulllo sciopero generale, Renzi sottolinea: ”Io cerco di farle lavorare le persone, non scioperare. In questi anni abbiamo perso posti di lavoro, perso un sacco di opportunità, perso un sacco di posizioni… anziché inventarsi ragioni per fare scioperi, mi preoccupo di creare posti di lavoro”. ”Invidio molto quelli che passano il tempo a organizzare scioperi…”, dice il premier rivolgendosi ”non certo ai lavoratori”, ma a certi sindacalisti.
“Voglio provare a rimettere in moto la macchina Italia a cui si è scaricata la batteria – dice il premier -. Perché la macchina Italia funziona bene e lo dimostreremo quando avremo fatto le riforme che stiamo facendo”. ”Il paese è diviso in due, tra chi si rassegna e chi va avanti – prosegue -. Ma chi oggi in Italia continua a tener duro sta ottenendo risultati. In giro per il mondo c’è una incredibile fame d’Italia. Io non mi rassegno, piaccia o non piaccia a chi fa gli scioperi, ai sindacalisti, ai gufi. C’è chi dice va tutto male, è finita… Io non ci credo”.
Italia divisa per Renzi anche tra ”chi protesta e chi ci prova”: ”Salvini e Camusso sono due facce della stessa medaglia, sono dei leader della protesta. Io li rispetto ma non posso permettermi la protesta, io sono quello che ci prova”
Quanto all’eventuale passo indietro di Napolitano, Renzi auspica che resti il più possibile. E’ ”nel pieno diritto” del Presidente della Repubblica ”lasciare prima del tempo, deciderà lui. A me farebbe piacere che restasse il più possibile”, ma in ogni caso Giorgio Napolitano avrà la ”gratitudine di tutti gli italiani”.
Il presidente della Repubblica ”è un galantuomo di grande levatura e lucidità” e l’anno scorso ”tutti i partiti politici nell’incapacità di trovare un successore lo hanno pregato di avere un nuovo mandato. Lui ha accettato, ha fatto un discorso durissimo sulla necessità di fare le riforme e tutti lo hanno applaudito. Quando dico che bisogna fare la legge elettorale e le riforme velocemente – sottolinea Renzi – è perché se quel messaggio di Napolitano deve essere preso sul serio, il presidente della Repubblica ha il diritto di vedere il Parlamento discutere e approvare le riforme”. Che Napolitano ”prima o poi decida di lasciare sta nelle cose, deciderà lui, nessuno ha il diritto di tirargli la giacchetta, nemmeno io anche se spero che resti il più a lungo possibile. Ma quando deciderà dovrà avere la gratitudine di tutti perché in alcuni momenti senza la guida di Napolitano il Paese sarebbe stato in difficoltà”, sottolinea ancora il presidente del Consiglio.
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