L’Arabia saudita vieta ‘il velo’ colorato alle studentesse: “L’abaya da indossare è solamente nera”
Colori vietati per le vesti islamiche delle studentesse universitarie saudite. E’ l’ateneo di Damman, uno dei maggiori del regno wahabita con numerosi campus nelle regioni orientali, a bacchettare le studentesse che frequentano aule e corsi per sole donne. “L’abaya da indossare è solamente nera” recita la disposizione dell’amministrazione dell’ateneo, decisa dal consiglio, dopo la scoperta che “alcune studentesse vestivano abaya colorate”: rosa, gialle, arancioni.
L’abaya è la versione saudita del chador e deve essere confezionato rispettando una legge del regno che illustra la necessità di “usare tessuti spessi, non trasparenti, per realizzare un vestito che copre l’intero corpo, con maniche non troppo larghe, privo di alcuna caratteristica capace di attrarre, diverso dall’abbigliamento maschile e da qualsiasi tipo di vestiario occidentale”.
Da qui la volontà del rettore, sentito il ministero del Lavoro e la commissione su Virtù e Prevenzione, di consentire solo “abaya di color nero” mettendo al bando quelli rosa, gialli o comunque di colori chiari che hanno riscosso successo in molteplici luoghi pubblici. In particolare, a far scattare il divieto sono stati due “abaya” rosa che, complice una sosta nelle lezioni nel campus femminile, hanno registrato grande popolarit’ fra gli student maschi. Facendo temere alle autorita’ del campus effetti negative su “disciplina e moralità”.
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