Legge di Stabilità, l’Ue approva la bozza di bilancio 2015 dell’Italia: “Va bene ma servono ulteriori progressi”
L’Italia “ha realizzato alcuni progressi per quanto riguarda la parte strutturale delle raccomandazioni fiscali diffuse dal Consiglio nel quadro del semestre europeo 2014″, ma il governo deve “compiere ulteriori progressi”. E’ quanto afferma la Commissione europea nell’opinione sulla bozza di bilancio 2015 dell’Italia. Si tratta dell’atteso giudizio sulla Legge di Stabilità che sta procedendo alla Camera, per la quale arriva un sostanziale via libera comunitario ma con l’impegno a fare di più nel prossimo futuro. Per il Belpaese si prospetta infatti un “rischio di non conformità” con il Patto di Stabilità, tanto che la Commissione “valuterà la situazione a inizio marzo 2015″ insieme a quella di Francia e Belgio dopo “l’approvazione delle leggi di bilancio e delle previste specifiche dei programmi di riforme strutturali” per cui i tre Paesi “si sono impegnati ai più alti livelli”. Per l’Italia, si tratta di verificare gli impegni presi dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, con la lettera del 21 novembre.
Ai tre Paesi, il commissario Pierre Moscovici lancia un avvertimento: “Il tempo che resta non può essere tempo perso, bisogna che le cose avanzino da qui a marzo, o la Commissione non esiterà ad assumersi le sue responsabilità”. L’Italia ha già fatto qualche progresso rispetto alle richieste di riforme per la riduzione del deficit strutturale, ma “riteniamo che qualche piccolo sforzo in più possa e debba essere chiesto” anche in un contesto di difficoltà economiche, ha aggiunto.
Il debito è il primo punto sul quale sono chiesti maggiori interventi all’Italia, visto che anche per il 2015 è prevista una crescita dello stock. Per far scendere il debito, invece, servono “politiche per aumentare la crescita, tenere la spesa primaria sotto stretto controllo aumentando l’efficacia della spesa pubblica, così come le previste privatizzazioni”. Insieme a questo, gli “squilibri macroeconomici eccessivi” imputati all’italia riguardano le esportazioni e la disoccupazione.
Francia
Secondo Bruxelles, il governo transalpino deve correggere il bilancio strutturale di almeno lo 0,8% del Prodotto interno lordo, a fronte di un impegno di Parigi di una correzione dello 0,3%: la differenza è di 0,5 punti. “L’aggiustamento nel bilancio strutturale è previsto essere dello 0,3% del Pil, rispetto allo 0,8% raccomandato dal Consiglio Ue nel 2013. La Commissione invita dunque le autorità francesi a prendere le misure necessarie nell’ambito del processo di definizione della manovra per garantire che il bilancio del 2015 sia in linea con il Patto di stabilità e crescita,” continua la nota, precisando che “le informazioni a disposizione indicano che la Francia per ora non ha preso misure efficaci per il 2014″ . La nota aggiunge che “la Commissione studierà a inizio marzo la sua posizione riguardo agli obblighi della Francia”.
Germania
Ad Angela Merkel si torna a chiedere uno sforzo per aumentare gli investimenti e stimolare i consumi interni. I conti pubblici tedeschi lasciano spazio per aumentare gli investimenti pubblici: rispetta le regole del Patto di Stabilità e crescita, constata l’esecutivo comunitario. “Tuttavia, il considerevole spazio fiscale, le esigenze di investimento e i tassi di interessi molto bassi (…) lasciano spazio per potenziare gli investimenti pubblici”.
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