Crisi economica, a Natale sei milioni di italiani rinunceranno ai regali. Solo il 2% spenderà qualcosa in più
Nel 2014 la crisi morde ancora, solo un italiano su due arriva alla fine del mese e, con il Natale alle porte, è la tredicesima fa la differenza. Sul fronte regali però in sei milioni rinunciano, ma si registra un piccolo boom di acquisti di profumi e cosmetici (+4%), mentre il 43% donerà ai bambini ‘regali utili’. E’ quanto emerge da un sondaggio della Confesercenti.
Nel primo week end verso Natale gli italiani appaiono divisi in due categorie: chi percepisce la tredicesime acquisterà il 2,6% di più di quelli che non possono contare sulla mensilità aggiuntiva. Anche perché la crisi continua a farsi sentire: nel 2014 solo un italiano su due (il 51%) ce la fa ad arrivare alla fine del mese, mentre il 36% non riesce a superare la terza settimana e il 13% la seconda. Sette anni fa la percentuale di italiani che dichiarava di avere un reddito sufficiente per tutto il mese era del 64%, oltre 6 milioni di persone in più.
Non c’è da stupirsi dunque se quest’anno la quasi totalità degli intervistati, il 92%, ha dichiarato di aver ridotto alcuni capitoli di spesa. Nel 2007 la quota era ferma al 67%. I tagli hanno investito le spese di tutti i giorni, ma si riducono anche le spese di necessità pratica: il 15% dichiara di aver risparmiato sul carburante, l’11% – oltre 5,2 milioni di italiani – sui beni alimentari. Un numero quasi doppio rispetto al 6% registrato nel 2007.
Uno degli elementi discriminanti sui consumi sembra essere appunto la tredicesima. E il divario diventa particolarmente evidente negli acquisti di giocattoli, segnalati dal 52% dei nostri concittadini con la tredicesima mensilità contro il 48% generale, così come anche nell’abbigliamento (56% contro il 51%) e negli elettrodomestici (29% e 26%). Ma soprattutto ci sarà un piccolo boom dei profumi: il 34% nel 2013 balza al 38% nel 2014, addirittura al 42% per chi prende la tredicesima.
Complessivamente, quindi, anche questo Natale i consumi rimarranno praticamente fermi: solo il 2% degli italiani, 960mila persone, spenderà di più. Anche il sentimento dei negozianti si orienta verso un Natale stagnante: per quasi la metà degli imprenditori del commercio (il 48%) i risultati saranno in linea con quelli del 2013, mentre il resto è diviso tra chi intravede un miglioramento (24%) e chi un ulteriore declino (28%). Le feste natalizie rimangono comunque un momento importante per il commercio: in questo periodo si concentra, in media, il 24% del fatturato annuale dei negozi.
Rimane forte la tradizione dell’albero di Natale, scelto nel 2014 da sette italiani su dieci: il 33% farà solo l’albero, mentre il 39% lo affiancherà al tradizionale presepe, scelto come unica decorazione da un ulteriore 6% degli intervistati. Un 12% metterà solo qualche addobbo natalizio, mentre il 10% non farà alcuna decorazione. Quasi due milioni di italiani in più del 2007, quando la quota era ferma al 6%.
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