Cicerone, un Perry Mason da eliminare
Oggi 7 Dicembre del 43 a.C. è stato ucciso Marco Tullio Cicerone. I sicari del triumviro Marco Antonio, adiratosi con Cicerone per le orazioni note come “Filippiche”, l’hanno raggiunto nella sua villa di Formia, lo hanno decapitato e gli hanno tagliato la mano destra. Giunge voce che i macabri trofei verranno esposti nel Foro di Roma. Nato da una ricca famiglia di proprietari terrieri di Arpino, Cicerone studiò la filosofia greca e iniziò presto una sfolgorante carriera di avvocato presso il tribunale di Roma. Ricoprì anche numerose cariche politiche e governative, difendendo lo Stato dal tentativo eversivo di Catilina e impegnandosi sempre nel garantire la continuità delle istituzioni repubblicane nel convulso periodo delle Guerre Civili. Ebbe due mogli, Terenzia e Publilia, e due figli, Marco e Tullia, quest’ultima, amatissima, morta di parto ancora giovanissima.
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