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Le Elezioni anticipate in Grecia affossano le Borse Europee, Atene chiude a -12.8%. I mercati temono la vittoria di Syriza, la sinistra anti-euro

Le Elezioni anticipate in Grecia affossano le Borse Europee, Atene chiude a -12.8%. I mercati temono la vittoria di Syriza, la sinistra anti-euro

Le Borse chiudono in profondo rosso sotto la spinta del caso Grecia. Con il Paese verso le elezioni presidenziali anticipate al 17 dicembre, e la scelta del premier Samaras di candidare l’ex commissario Ue Stavros Dimas alla presidenza, la borsa di Atene crolla e chiude a -12,78%. È il ribasso peggiore degli ultimi 27 anni. La scelta dell’esecutivo greco crea timore sui mercati per il rischio che porti alla caduta dell’esecutivo di unità nazionale e ad elezioni anticipate in cui il blocco di sinistra anti-riforme di Syriza sarebbe il favorito. Non aiuta l’apertura negativa di Wall Street (-1% il Dow Jones) incerta tra le notizie europee e il crollo del mercato azionario cinese (Shanghai – 5,4%) il peggiore dal 2009. Soffrono le banche e Milano è la peggiore (-2,81%, complice anche il downgrade di Standard & Poor’s ) con Madrid (-3,79%). Non fanno molto meglio Parigi (-2,55%), Francoforte (-2,21%) e Londra (-2%).

Mps

A Piazza Affari si spegne lo sprint di Mps: il titolo, unico bancario positivo in mattinata nel paniere delle blue chips rappresentato dall’indice Ftse Mib, segnava un rialzo del 4,5% a 0,62 euro. E ha poi perso il -2,19%, comunque il migliore tra gli istituti di credito . Bce ha infatti scritto alle principali banche già sottoposte a stress test per verificare i criteri di contabilizzazione delle extra rettifiche emerse dai risultati dell’Aqr (Asset quality review) nei bilanci del 2014, come riportato da Il Sole 24 Ore e il Messaggero.

La lettera

Gli accantonamenti ulteriori richiesti ai singoli istituti ammonterebbero a circa 12 miliardi di euro, in parte già contabilizzati nelle precedenti trimestrali. Secondo un report diffuso questa matina da Equita Sim, «l’integrale registrazione in bilancio dei risultati dell’Aqr potrebbe risultare un catalyst positivo per le banche, che potrebbero sfruttare il beneficio fiscale derivante dai modelli interni, aumentare il coverage e la pulizia di bilancio, contribuendo così a un rerating dei multipli». Il tutto nell’attesa, domani, della seconda tranche di Tltro, il maxi-prestito Bce alle banche, legato ai prestiti all’economia reale. La prima asta il 18 settembre aveva deluso fermandosi a 82,6 miliardi di euro contro stime che andavano fino a 150 miliardi, e in un potenziale complessivo del programma a 400 miliardi. Secondo le stime del Financial Times questa volta il tiraggio del sistema bancario europeo dovfrebbe fermarsi a 170 miliardi contro i 317 disponibili .