Rapporto Istat, la produzione italiana è scesa del 3% su base annua: i beni intermedi calano -4,2%, quelli di consumo e energia del -3,8%
La produzione industriale è scesa dello 0,1% congiunturale (indice destagionalizzato) a ottobre e del 3% tendenziale (indice grezzo). Lo comunica Istat, aggiungendo che in 10 mesi il calo grezzo della produzione è stato dell’1,3% su anno. L’indice corretto per gli effetti di calendario è sceso sempre del 3% tendenziale. Si tratta di dati che controvertono le attese degli analisti. Quelli di Intesa Sanpaolo, ad esempio, dicevano che avrebbe potuto “mostrare un parziale rimbalzo a ottobre (0,2% mensile) dopo il calo di settembre (-0,9% m/m). Su base annua l’output si attesterebbe a -0,9%, in calo rispetto al mese precedente in termini grezzi, ma in recupero considerando l’indice corretto per gli effetti di calendario”.
E’ negativa come detto anche la produzione dei primi dieci mesi dell’anno che è scesa dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In calo tendenziale tutti i raggruppamenti principali d’industrie: beni intermedi (-4,2%), beni di consumo e energia (-3,8%) e beni strumentali (-0,7%).
Nella media del trimestre agosto-ottobre, la produzione è diminuita dello 0,9% rispetto al trimestre precedente. In base all’indice corretto per gli effetti di calendario l’output è sceso dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima.
A ottobre l’indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive nei comparti dei beni strumentali (+1,2%) e dei beni di consumo (+0,3%); diminuiscono invece i beni intermedi (-0,8%) e l’energia (-0,7%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano diminuzioni in tutti i raggruppamenti principali: i beni intermedi (-4,2%), i beni di consumo e l’energia (entrambi -3,8%) e i beni strumentali (-0,7%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica i comparti che registrano i maggiori aumenti tendenziali sono quelli della fabbricazione dei mezzi di trasporto (+4,3%), computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,2%) e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+1,6%). Le diminuzioni maggiori si registrano per fabbricazione di apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (-16,5%), farmaceutici di base e preparati (-14,9%) e coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,3%).
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