Caserta, sequestrati ai Cosentino 142 distributori di benzina dal pool anticamorra. In cella anche il fratello dell’ex sottosegretario all’Economia
I carabinieri sequestrano il tesoro dei Cosentino. Su richiesta del pool anticamorra coordinato dalla Procura di Napoli, diretta dal procuratore Giovanni Colangelo, scattano i sigilli a 142 distributori di carburante e ad altri beni dell’importo complessivo stimato in 120 milioni di euro ritenuti riconducibili alla famiglia di Casal di Principe attiva nel commercio dei prodotti petroliferi.
Un impero, quello messo in piedi da Nicola Cosentino, a lungo leader incontrastato in Campania del partito di Berlusconi e già sottosegretario all’Economia, e dai fratelli, sul quale gravano pesanti ombre di presunte collusioni con il clan dei Casalesi.
Il provvedimento giudiziario è stato eseguito di prima mattina dai carabinieri di Caserta guidati dal comandante provinciale Giancarlo Scafuri.
Dal tre aprile scorso Nicola Cosentino è in carcere, gravato da tre ordinanze di custodia e da due processi già a dibattimento proprio per i suoi presunti rapporti con la cosca di Gomorra.
Anche il fratello Giovanni è in cella, nell’ambito dell’indagine relativa a presunte pressioni esercitate nei confronti di un imprenditore che aveva aperto un distributore di carburante a poca distanza da un impianto della famiglia Cosentino.
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