Uber promette 50.000 posti di lavoro nel 2015. La start up californiana al momento è valutata 40 miliardi di dollari
L’anno nuovo parte con una forte accelerata per Uber. L’innovativo e discusso servizio di autisti a noleggio ha fatto sapere di voler sottoscrivere accordi di partnership con le principali città di tutta Europa e arrivare così alla creazione di 50 mila posti di lavoro, già quest’anno. Un obiettivo ambizioso soprattutto perché il servizio è osteggiato fortemente dalla categoria dei tassisti ed è stato limitato anche per legge in diversi Paesi di tutto il mondo: dalla Germania, alla Spagna, alla Francia e gli Stati Uniti, fino all’India.
La sfida è stata lanciata direttamente dal numero uno di Uber, Travis Kalanick, che parlando a Monaco, durante la conferenza sui servizi digitali Dld, si è sbilanciato sui progetti futuri.
Uber, attraverso una semplice app, offre la possibilità di affittare un’auto privata e incassa commissioni da questa intermediazione. Travis Kalanick ha anche promesso meno traffico sulle strade proprio grazie all’utilizzo di Uber che toglierebbe così fino a 400 mila auto dalla circolazione in un solo anno. Uber punta in particolare sul suo servizio Uberpool che consente a più utenti di noleggiare la stessa auto.
Uber nel mondo cresce veloce e ha una dotazione in crescita con 1,2 miliardi di dollari arrivati di recente dai suoi investitori. La start up californiana al momento è valutata 40 miliardi di dollari, un record per una società così giovane e ambiziosa.
Social