Expo 2015, a 100 giorni dall’inaugurazione completato solo l’80% dei lavori. 3000 operai a lavoro con turni di 20 ore al giorno
Cento giorni all’Expo. Mercoledì l’orologio dell’esposizione segna per l’ultima volta una data a tre cifre. L’apertura dei cancelli, il primo maggio, è ormai a un passo e i lavori sono in fase di continua accelerazione. In cantiere sono impegnati con turni di 20 ore al giorno oltre tremila operai che, quando cominceranno gli allestimenti degli interni, supereranno quota quattromila. Il gran via vai di camion, auto e ruspe viene regolato da un codice stradale interno, con tanto di segnalazione di velocità massima consentita (15 km all’ora). Nel frattempo, grazie ai tour operator e ai rivenditori autorizzati, sono stati prenotati 7 milioni e mezzo di biglietti: sempre più vicini, dunque, alla quota 10 milioni che il premier Renzi aveva indicato come obiettivo prima del taglio del nastro.
E proprio il presidente del Consiglio sarà a Milano il 7 febbraio prossimo, con una nutrita schiera di ministri, per partecipare alla giornata di lavori che darà forma e contenuto alla Carta Milano: il documento di impegno sui temi di Expo, dalla lotta allo spreco al diritto al cibo fino all’agricoltura sostenibile, che verrà sottoposta ai Paesi presenti ma anche ai visitatori dell’esposizione. Nella corsa contro il tempo si stanno cercando di recuperare i ritardi accumulati soprattutto sulla zona che interessa al nostro Paese: quel Padiglione Italia dove, accanto al palazzo, saranno in mostra le eccellenze del nostro territorio e, fra gli altri, avrà casa anche l’Unione europea. E se il consorzio di imprese bresciane che si è fatto carico della realizzazione dell’Albero della Vita, ha già quasi terminato le carpenterie ed è pronto a montare la struttura nel centro della Lake Arena, oltre 130 operai specializzati stanno installando la modernissima copertura di Palazzo Italia fatta di vetri e i pannelli in cemento realizzati con un materiale studiato ad hoc da Italcementi.
Quasi concluse anche le passerelle costruite per collegare il sito alla Fiera, cioè alle metropolitane e alle ferrovie, e a Cascina Merlata, dove avrà sede il Villaggio delle delegazioni internazionali dei Paesi presenti all’Expo. I cluster, gli spazi dove più Stati saranno raggruppati in base ad un prodotto o ad un clima che li caratterizza, sono praticamente consegnati, come 11 delle 12 aree di servizio con i bagni, i punti di sosta e ristoro. E intanto il commissario straordinario Giuseppe Sala sta seguendo in prima persona la campagna promozionale e di comunicazione che in questi prossimi mesi diventerà ancora più intensa soprattutto in Italia e soprattutto sui canali tivù. Perché l’Expo deve diventare (anche) «una festa di tutto il Paese».
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