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Migranti, nuova strage a Lampedusa: Sono oltre 200 i morti del naufragio avvenuto la scorsa notte. L’età media delle vittime è tra i 18 e i 25 anni

Migranti, nuova strage a Lampedusa: Sono oltre 200 i morti del naufragio avvenuto la scorsa notte. L’età media delle vittime è tra i 18 e i 25 anni

Sono oltre 230 i profughi morti nel Canale di Sicilia. Carlotta Sami dell’Unhcr ha raccolto le testimonianze dei nove migranti soccorsi da un rimorchiatore a oltre cento miglia da Lampedusa e arrivati poche ore fa sull’isola. “Complessivamente erano tre i gommoni con i migranti a bordo – spiega Sami – su uno c’erano anche i 29 profughi poi morti assiderati e i 76 superstiti. Su altri due gommoni c’erano più di 210 persone. Di queste ne sono state tratte in salvo solo nove”. Secondo il racconto dei superstiti ai mediatori culturali su un gommone c’erano 105 immigrati e sull’altro 107. “Uno dei due gommoni è affondato – raccontano tra le lacrime – e l’altro si è sgonfiato davanti provocando il panico a bordo”. I nove superstiti sono stati tratti in salvo dal rimorchiatore che poi li ha trasportati a Lampedusa.

Intanto verranno trasferite oggi da Lampedusa a Porto Empedocle (Agrigento) le ventinove salme dei profughi morti assiderati dopo il soccorso nel Canale di Sicilia a 110 miglia dall’isola che ha scatenato polemiche sulle dinamiche di salvataggio. Il prefetto di Agrigento Nicola Diomede sta coordinando le operazioni per dare una sepoltura alle vittime. Sono quattordici i comuni dell’agrigentino che hanno dato la loro disponibilità per accogliere le salme. Due verranno sepolti ad Alessandria Della Rocca, due ad Aragona, due a Burgio, due a Cammarata, tre a Canicattì, quattro a Cianciana, uno a Favara, due a Grotte, due a Montallegro, due a Palma di Montechiaro, uno a Porto Empedocle, uno a Ribera, due a Santo Stefano di Quisquina e tre a Sciacca.

Gli uomini della Squadra mobile di Agrigento e della Polizia scientifica di Palermo hanno interrogato i migranti che si trovavano a bordo dell’imbarcazione soccorsa domenica scorsa. Dai primi racconti emerge che il gommone, dove erano stipati gli oltre cento profughi, è rimasto in mare per tre giorni e che quasi subito ha cominciato a imbarcare acqua. Ai superstiti è stato chiesto di fare un elenco delle persone e dei compagni di viaggio per avere una lista completa dei nomi e cognomi. Uno solo dei cadaveri è stato identificato. Si tratta di un ivoriano di 31 anni. L’età media delle vittime è tra i 18 e i 25 anni.