Il Belpaese diventa sempre più ‘vecchio’, nel 2014 si registra il record minimo di nascite dall’unità d’Italia. L’età media del parto sale a 31,5 anni
Che l’Italia fosse il Paese delle ‘culle vuote’ e destinato ad essere sempre più un Paese per vecchi, era un dato ormai assodato: i trend demografici, negli ultimi anni, hanno registrato un progressivo e inarrestabile innalzamento dell’età media popolazione. Ma il 2014 segna, ora, un vero e proprio record: lo scorso anno le nascita in Italia sono state 509 mila cinquemila in meno rispetto al 2013, il livello minimo dall’Unità d’Italia, mentre i morti sono 597 mila unità, circa quattromila in meno dell’anno precedente. E’ questa la fotografia che scatta l’Istat, rendendo noti gli andamenti demografici del Paese. Una fotografia che vede un calo delle nascite non solo per le madri italiane ma anche stranieri mentre si innalza l’età media del parto, che sale a 31,5 anni.
Il numero medio di figli per donna è pari a 1,39, come nel 2013
Le nascite calano sia da madri sia italiane sia straniere, con le prime che nel 2014 procreano 1,31 figli contro 1,97 delle seconde. Un significativo calo della mortalità ha determinato, spiega l’Istituto di statistica, un ulteriore aumento della speranza di vita alla nascita , giunta a 80,2 anni per gli uomini e a 84,9 anni per le donne.
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