Europa League, massima allerta per la trasferta dei tifosi romani a Rotterdam. La polizia: “Non uscite dalle fan zone”
«Adottare ogni possibile cautela per evitare ogni eventuale problema e far sì che la trasferta si svolga in un clima di festa e di sport». È l’invito che le Autorità di Polizia italiane raccomandano ai tifosi romanisti, che si accingono alla trasferta a Rotterdam per il ritorno di Europa League contro il Feyenoord. Quel che è certo è che la polizia olandese ha messo in campo misure speciali.
«Per raggiungere questo obiettivo la polizia italiana è in contatto quotidiano con quella olandese – spiega una nota – al fine di assicurare uno scambio di informazione puntuale che consenta loro di garantire la sicurezza nelle località interessate alla presenza dei tifosi romanisti».
In particolare si ricorda che il 26 febbraio è stato predisposto un treno speciale, che partirà dalla stazione Centrale di Amsterdam e raggiungerà il Feyenoord Stadium di Rotterdam , dove è prevista una fermata dedicata.
La partenza è prevista alle ore 17:15, mentre il ritorno ad Amsterdam è programmato alle ore 23:50 dopo la gara; presso il Porto Vecchio di Rotterdam è stata allestita una «Fan Zone», vigilata dalla Polizia, dove sono presenti bar e punti di ristoro. Dalla fan zone è disponibile un servizio di navetta che sarà segnalato con apposita cartellonistica o indicato dal personale presente.
La Polizia ricorda «che l’uso di sostanze alcoliche deve essere evitato al di fuori della fan zone per non incorrere nelle sanzioni previste dalla normativa olandese; è assolutamente necessario seguire le indicazioni fornite sul posto dai poliziotti olandesi per essere sicuri di non trovarsi in situazioni spiacevoli; insieme con i poliziotti olandesi saranno presenti operatori della Polizia italiana il cui intervento, se necessario, potrà essere richiesto tramite la polizia di Rotterdam. Si raccomanda infine di seguire tutte le indicazioni organizzative diffuse dalla AS Roma attraverso i propri canali ufficiali».
Dopo le frizioni sulla sicurezza in seguito ai disordini e agli scontri degli hooligans del Feyenoord a Roma, si sono incontrati in Campidoglio per circa un’ora in sindaco Ignazio Marino e il questore di Roma Nicolò D’Angelo. «Non dovevamo chiarire niente – dice D’Angelo al termine della riunione – Quelle sono cose che fanno parte della dialettica che ogni tanto è il sale della democrazia. Abbiamo parlato di altre cose, della politica della sicurezza».
Come sono i rapporti? «Nelle istituzioni i rapporti sono sempre ottimi». Nei giorni successivi al caos nel centro della Capitale e ai danneggiamenti della fontana della Barcaccia, nel cuore di piazza a di Spagna, Marino aveva puntato il dito contro la gestione della sicurezza in città. «Meglio la sporcizia e il disordine che agire in maniera sconsiderata – la posizione del Questore – Se fossimo intervenuti in quella piazza con quel flusso di tifosi avremmo innestato una miccia spaventosa. Io morti non ne faccio». E il sindaco aveva risposto: «Non può essere considerato un successo il fatto che non ci siano stati dei morti».
Oggi, al termine della riunione in Campidoglio, si parla di un incontro «delicato», ma oltre a questo non ci sono altri dettagli. «Ci siamo accoltellati – risponde ironizzando D’Angelo – sto scherzando… È stato un incontro in cui abbiamo fatto un bilancio della politica della sicurezza su Roma e di tutto quello che si può fare per migliorare in sinergia. Le decisioni le prenderemo in sede di comitato (per l’ordine e la sicurezza, ndr). Stiamo analizzando la situazione e dove possiamo migliorare. Ci sono sempre dei margini di miglioramento. Stiamo cercando di utilizzare tutti gli ingranaggi possibili per migliorarci sul territorio e in tutti i sensi».
A chi gli chiede se Marino abbia avanzato richieste, il questore risponde: «È normale, credo che faccia parte dei compiti di un sindaco. Siamo qua e siamo tutti sul pezzo», l’ultima promessa prima di andar via.
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