Champions League, il Real Madrid perde in casa contro lo Schalke ma passa lo stesso il turno. Dura contestazione dei tifosi
Il Real Madrid avanza ai quarti di Champions League fra i fischi sonori del Bernabeu. I campioni d’Europa perdono in casa contro lo Schalke per 4-3 rischiando, nonostante il rassicurante 2-0 dell’andata, una clamorosa eliminazione. Ma più del passaggio del turno a fare rumore è la rabbiosa contestazione del pubblico a fine partita. Cristiano Ronaldo e compagni escono dal campo fra i fischi e al grido ‘Vergogna, vergogna’.
Sugli spalti non manca nemmeno un accenno di ‘pañolada’, l’ormai celebre sventolio di fazzoletti bianchi dei tifosi spagnoli in segno di disapprovazione. Nel mirino finisce soprattutto il tecnico Carlo Ancelotti, passato in pochi mesi dall’essere l’eroe della ‘Decima’ al principale responsabile della crisi del Real Madrid. Bastano 20 minuti di gioco per capire che per i campioni in carica non sarà una notte come le altre: il gol di Fuchs complica subito i piani delle ‘merengues’, che si illudono di sbrigare la pratica con il gol del momentaneo pareggio firmato dal solito Cristiano Ronaldo dopo cinque minuti con una splendida incornata di testa.
Il nuovo botta e risposta prima dell’intervallo, con la rete dell’ex Huntelaar per i tedeschi e il secondo gol di testa del portoghese, manda le squadre al riposo sul 2-2. Il Real mette nuovamente la freccia al 52′ con Benzema, lo Schalke replica al 57′ con Sané poi all’84′ Huntelaar firma la doppietta del 4-3 che nel finale galvanizza la squadra di Di Matteo. Per il Real, invece, sono dieci minuti di paura assoluta. Il portiere Casillas, non impeccabile in precedenza, salva i suoi da guai peggiori con una parata in tuffo su un tiro insidioso di Howedes al 90′. Ma una volta scampato il pericolo, i ‘blancos’ non si possono sottrarre alla pioggia di fischi del Bernabeu. “Abbiamo toccato il fondo in modo clamoroso”, ammette a fine partita Casillas.
“Abbiamo giocato molto male e così non andremo lontano”, evidenzia Ancelotti, che accetta il verdetto del pubblico. “I fischi sono assolutamente meritati. I tifosi ci hanno mostrato il loro affetto perché i fischi servono per svegliarci. Ci motiveranno per le prossime partite, ma io continuo ad avere fiducia in questa squadra”, dice il tecnico emiliano. Chi invece rimane chiuso in un assordante silenzio è Cristiano Ronaldo. Il Pallone d’Oro non gradisce i fischi del Bernabeu, lascia il campo scuotendo la testa e rilascia una sola, stringata dichiarazione: “Io non parlo più fino a fine stagione”. Una grana in più per Ancelotti e il Real.
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