Caso ruby, i vescovi contro l’assoluzione di Berlusconi: “La legge arriva fino a un certo punto ma il discorso morale è un altro”
Il segretario della Cei mons. Nunzio Galantino si schiera con il quotidiano dei vescovi Avvenire nella vicenda processuale che ha visto l’assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby: “Avvenire ha preso una posizione coraggiosa che va sostenuta e confermata” ha detto Galantino, che poi ha aggiunto: “La legge arriva fino a un certo punto ma il discorso morale è un altro”.
Il direttore del quotidiano dei vescovi Marco Tarquinio ha scritto in un editoriale che “l’esito penale favorevole a Berlusconi non cancella il rilievo istituzionale e morale” e aggiunge che “un’assoluzione con le motivazioni sinora conosciute non coincide con un diploma di benemerenza politica e di approvazione morale”.
Galantino poi ha spiegato il senso delle sue affermazioni parlando a margine di un convegno sul servizio civile. Il segretario della Cei ha specificato che “la questione non riguarda solo Berlusconi. Tutte le volte in cui c’è una assoluzione bisogna andare a leggere le motivazioni”. Poi ha aggiunto: “Il dettato legislativo arriva fino ad un certo punto, il discorso morale è un altro”. E ha fatto l’esempio dell’aborto, una pratica legale, “ma – spiega – se un fatto è legale non è detto che sia morale”.
Poi Galantino è intervenuto sulla questione del contributo alle scuole paritarie che, secondo quanto trapela alla vigilia del Consiglio dei ministri, potrebbe riguardare solo le primarie e non le scuole superiori. “Mi auguro che non sia così – ha affermato il Monsignore – questo dimostrerebbe che non è entrato nella mentalità quanto legiferato, ovvero che le scuole sono tutte pubbliche”. Poi ha aggiunto: “La libertà di scelta consentirebbe un salto culturale e su questo siamo in ritardo”.
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