Anna Tatangelo, la mia storia con Gigi fatta di gioe, passioni e litigi: “La mia rivincita è mio figlio Andrea”
La prima volta che Anna Tatangelo è andata in un locale con i suoi amici è stata un paio di settimane fa. Non male per una che si sente ripetere da sempre di essere cresciuta troppo in fretta. «Ma mi piace come sono fatta. È vero, non ero mai andata a bere qualcosa la sera, però ho 28 anni e tutto il tempo per recuperare. Invece le cose più importanti le ho già fatte tutte».
Il lavoro che sognava fin da bambina, una storia che dura da dieci anni. Ma soprattutto suo figlio Andrea, 5 anni, capelli biondissimi e occhioni blu. «Lui ha cambiato tutto, ha cambiato me. Mi ha resa libera». E Libera si intitola anche il suo ultimo album: «Finalmente mi sento così, sento di non dover dimostrare più niente a nessuno. Rispetto ad Andrea sono tutte cavolate. Poi, chi aveva da ridire sulla mia storia (con Gigi D’Alessio) ora che abbiamo un figlio sta zitto».
Vent’anni di differenza
Questi anni, bellissimi, sono stati anche molto impegnativi. «Mi sentivo sempre come se, appunto, dovessi dimostrare che ero capace di affrontare la pressione che avevamo addosso all’inizio della storia con Gigi, dimostrare a lui che i vent’anni di differenza non si sentivano, dimostrare che ero abbastanza matura ai miei genitori, ai suoi figli e alla gente che era un rapporto vero. Una lotta continua e come ho sofferto io avrà sofferto lui, ma non ce lo siamo mai detti». Questo perché «anche lui veniva attaccato. Perfino i miei genitori dei preconcetti li avevano. Vent’anni sono tanti». Specie se tu ne hai 18. Eppure la loro è una storia cresciuta nel tempo: «L’ho conosciuto a un concerto, subito dopo Sanremo (nel 2002). Mio padre mi scortava ovunque e se vedeva un artista mi obbligava a fare una foto con lui, che vergogna. Così è successo anche con Gigi che poi mi ha detto: tu sei la ragazza che ha vinto il Festival? Ho una canzone che ti vorrei far ascoltare… ». Era «Un nuovo bacio» ma «anche se è stato un grande successo, poi avevamo perso i contatti. Ci siamo rivisti dopo un anno e Gigi ha detto a mio padre che mi voleva produrre. A me stava antipatico. Ma nel 2005, dopo “Ragazza di periferia”, siamo partiti per un tour in Australia. E ho iniziato a vederlo con occhi diversi. Facevamo delle lunghe chiacchierate… e abbiamo scoperto che l’antipatia nascondeva una simpatia».
La mia rivincita è Andrea
Una volta tornata in Italia «ho pensato: oddio, cosa abbiamo fatto. Mi spaventava l’idea di dirlo a mio padre. Gigi è stato un signore, è andato subito a parlare ai miei. Ma non sono stati anni facili. Lui continuava a ribadire pubblicamente che era separato da anni, ma nessuno sembrava prendere nota. Ho saputo, ma solo di recente, che c’e stato anche chi è andato al banco del mercato dove lavorano i miei (vendono il pane), facendo commenti poco carini su di me. La mia rivincita è stata Andrea». Un figlio «fortemente voluto, anche se avevo 22 anni. Mi sento ripetere: potevi divertirti un po’ di più. Ma questa sono io. Se i miei mi avessero lasciata andare in discoteca a 14 anni, oggi sarei un’altra Anna: penserei ad andare in vacanza con le amiche. Sento di aver mancato dei passaggi, ma sono in tempo per recuperare e se voglio andare a ballare, ci posso andare con mio figlio. Mi piace essere una mamma giovane». Ed è felice che suo figlio non sia come era lei da bambina: «Per carità. Io ero un maschiaccio. Le ragazze della mia classe chiamavano me per farsi difendere, andavo a fare a botte con i ragazzi. A uno ho spaccato un dente. Lì mi sono spaventata, non ho più dato uno schiaffo a nessuno. Voglio che mio figlio si sappia difendere ma non deve essere prepotente. E non lo è: è molto educato e generoso».
«Lo so che finirà»
Anche imparare ad essere un bravo genitore è stata una sfida: «Appena è nato mio figlio mia mamma, una donna super pratica, si è messa a disposizione. Stavo cambiandogli per la prima volta il pannolino, lei mi ha spostato e mi ha detto: faccio io. Ricordo ancora la scena. L’ho guardata e le ho risposto: no, adesso la mamma inizio a farla io». Si è scoperta «apprensiva ma do anche tante regole. Non riesco a lasciarlo solo con la babysitter perché il pensiero di vederlo più attaccato a una persona che non sono io mi fa impazzire». Anche il suo compagno è cambiato «da così a così» con l’arrivo del bimbo. «Ma nei primi anni di vita di Andrea, la maggior parte delle nostre litigate sono state per lui. Ora ha capito che con il bambino comando io – ride -. All’inizio Gigi cercava di compensare il tempo in cui stava fuori viziandolo. Per me non esiste. E se quel giorno sai che c’è la recita di tuo figlio, ti organizzi, ma non manchi. Su queste cose divento una belva». Come si riesce a stare assieme tanto tempo? «Io mi sono totalmente dedicata a lui, alla nostra casa, al nostro rapporto. Poi serve pazienza, una volta abbozzi tu, una volta abbozzo io». Spesso vi hanno dato in crisi… «Le crisi ci sono ed è normale. Ma bisogna affrontarle. Capita di aver paura che la storia sia verso la fine. Io e Gigi abbiamo anche scritto una canzone che si intitola “Lo so che finirà”, in cui immaginavamo il giorno in cui ci saremmo lasciati. Quando uno è innamorato ha paura. Esistono periodi in cui ti senti più distante». Un aiuto è «non stare troppo insieme. Se fossimo vicini ogni minuto, magari ci stancheremmo». I momenti difficili ci sono stati, «ma non me ne sono mai andata di casa e non ho tirato piatti, come hanno scritto. Magari litighiamo e non ci parliamo per due giorni…». Addirittura? «Prima anche per una settimana. Ultimamente dopo cinque minuti di litigio dico: basta. Sono cambiata».
Gli addominali (troppo) scolpiti
Anche esteticamente: ha detto addio al trucco esagerato. «All’epoca mi piacevo. Ma sfido chiunque a guardare delle foto della sua adolescenza e non vergognarsi». Di recente l’hanno criticata invece per delle foto su Instagram con addominali un po’ troppo scolpiti: «Sono salutista e fatico tutti i giorni in palestra. Se allo specchio mi vedo bene, scatta il selfie. Sui social esce la mia età». Un po’ di leggerezza in una vita che spesso non lo è stata… «Forse per questo mi piacerebbe fare un programma comico in tv. Ora sono impegnata con About Love (su Italia 1) ma sarebbe un sogno anche condurre Sanremo». Per le serate nei locali c’è sempre tempo.
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