Caso Maro’, l’India concede una proroga a Latorre: puo’ restare in Italia fino al 15 luglio. E’ stato operato al cuore il 5 gennaio
Massimiliano Latorre è stato autorizzato a rimanere in Italia fino al 15 luglio. Lo ha deciso la Corte Suprema indiana. La decisione è giunta dopo un dibattito durato una ventina di minuti, durante il quale è stato riesaminato brevemente l’iter giudiziario in cui sono sono coinvoltii due marò Latorre e Salvatore Girone, che si trova in India.
La giuria, che comprendeva i magistrati a.R. Dave e Kurian Joseph, aveva fissato per oggi l’esame della richiesta di Latorre. L’attuale autorizzazione del fuciliere, che si trova in Puglia ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico nel gennaio 2015, scadeva domenica e in mancanza di proroga sarebbe dovuto rientrare in India.
Il 14 gennaio, la Corte Suprema aveva già concesso una prima estensione di tre mesi, proprio per motivi umanitari, alla permanenza in italia di Latorre. Salvatore Girone continua invece a risiedere nell’ambasciata d’Italia in India e a Pasqua ha ricevuto la visita di moglie e figli.
La Corte Suprema ha anche auspicato che inizi il prima possibile il processo contro i due marò accusati di aver ucciso, il 15 febbraio del 2012, due pescatori indiani scambiati per pirati mentre si trovavano a bordo della petroliera Enrica Lexie, a largo delle coste dello Stato del Kerala. I giudici hanno anche fissato un’udienza a fine mese per decidere se dovrà essere l’antiterrorismo, la National Investigation Agency (NIA) a seguire il caso. La Corte Suprema ha anche esortato sia le autorità indiane che la difesa dei due Marò di non ricorrere più a tattiche dilatorie e di consentire l’avvio del procedimento.
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