Baltimora brucia, esplode la violenza nera dopo l’ennesimo afroamericano ucciso dalla polizia. Inviati 5 mila soldati. Inizia il coprifuoco
Scene di guerriglia urbana a Baltimora dove, dopo una nuova giornata di scontri, rivolte e incendi, il governatore del Maryland ha ordinato l’intervento della National Guard per sedare la sommossa scoppiata dopo i funerali di Freddie Gay, il giovane afroamericano rimasto ucciso durante l’arresto la scorsa settimana. “Saremo presenti in forze per le strade, pattugliandole a sostegno della polizia di Baltimora”, ha detto il generale Linda Singh, dopo l’annuncio dell’arrivo di 5mila soldati della Guardia nazionale, sottolineando comunque che questo non significa che verrà imposta la legge marziale nella città.
Il governatore Larry Hogan, per poter ordinare l’intervento delle forze militari, ha dichiarato lo stato di emergenza nello stato dopo che la giornata di ieri si è concluso con il bollettino di guerra di 27 arresti e 15 poliziotti feriti, due dei quali in modo grave, secondo quanto riportato dal colonnello della polizia Darryl DeSousa. La rivolta è scoppiata quando giovanissimi afroamericani sono scesi in strada dopo la chiusura delle scuole, scagliando pietre contro la polizia in tenuta anti-sommossa e contro le auto della polizia.
Secondo quanto riportano i media locali, i ragazzi hanno risposto ad un appello alla rivolta diffuso attraverso i social media. A questo hanno risposto, sempre via Twitter, i poliziotti invitando i genitori dei ragazzi ad intervenire per riportare i ragazzi a casa: “Chiediamo ai genitori di riportare i figli a casa, non vogliamo che nessuno si faccia del male”. Il sindaco di Baltimora, l’afroamericana Stephanie Rawlings-Blake, ha definito quelli che hanno incitato la rivolta dei “criminali che vogliono incitare alla violenza e distruggere la nostra città” ed ha annunciato che questa sera scatterà il coprifuoco alle 10 di sera fino alle cinque del mattino. Oggi le scuole rimarranno chiuse.
Barack Obama è costantemente informato sulla situazione da Loretta Lynch, che proprio ieri ha giurato, prima donna afroamericana, come ministro della Giustizia, impegnandosi ad affrontare quella che ormai è diventata l’emergenza nazionale dei rapporti tra le comunità afroamericane e la polizia. Possiamo inserire nel nostro sistema di giustizia forza ed equità, con l’obietivo di proteggere le vittime e i diritti di tutti. Dobbiamo restaurare la fiducia e la fede, sia nelle nostre leggi che in quelli che le applicano”, ha detto.
Nella notte la Lynch ha diffuso un comunicato per condannare “le violenze senza senso di alcuni a Baltimora che hanno messo in pericolo agenti di polizia, provocato la distruzione di proprietà ed il caos nella città. Chi ha commesso queste violenze, sostenendo di protestare per la morte di Freddie Gray, non ha fatto un servizio alla sua famiglia e a chi sta protestando in modo pacifico”. Il ministro ha poi ricordato che è in corso un’inchiesta dell’Fbi e dell’ufficio diritti civili sulla morte del giovane afroamericano. “Mentre la nostra inchiesta continua, chiedo con forza a tutti i cittadini di Baltimora di rispettare il principio della non violenza”, ha concluso
Social