Expo al via, lunghe file ai metal detector. Attacco web di Anonymous. Renzi: “Ce l’abbiamo fatta nonostante i professionisti del no”. L’augurio del Papa
“Signori professionisti del ‘non ce la farete mai’ questa è la vostra risposta”. Così il premier Matteo Renzi si è rivolto, durante l’inaugurazione dell’Expo, a chi non ha mai creduto nella possibilità che il cantiere dell’Esposizione universale fosse finito in tempo. Una “lunga e delicata sfida”, l’ha definita Renzi.
“Expo è un’occasione propizia per globalizzare la solidarietà, cerchiamo di non sprecarla ma di valorizzarla pienamente”, ha detto papa Francesco in collegamento con il sito di Rho Pero dove è in corso l’inaugurazione. “Ce l’abbiamo fatta”, ha detto dal canto suo il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
Dal Quirinale, il presidente della Repubblica Mattarella ha detto: “Sarà una vetrina mondiale. Per il nostro Paese rappresenta una straordinaria opportunità”
Un’inaugurazione – con tanto di frecce Tricolori – ma ad alto rischio sul fronte della sicurezza con il timore di ‘attacchi dimostrativi’ durante il corteo dei ‘No Expo’.
File ai tornelli – File degli operatori ai tornelli già dalle prime ore del mattino. Dopo le 7 si sono formate lunghe file a causa anche dei metal detector che suonavano in continuazione. Agli operatori è stato chiesto di togliere tutti gli oggetti metallici, compresi orologi e cinture, proprio come accade negli aeroporti. Zaini divisi da cellulari e iPad, tuttavia qualcuno è entrato senza esibire pass o tesserini di riconoscimento.
Zero informazioni – Ore 8.10, Expo, tornelli dell’ingresso Ovest Triulza. Donna in giacca e pantaloni. “Buongiorno. Mi scusi, sto cercando l’ingresso Merlata. Sa dov’è?”. “Merletta?”. “Merlata”. “Non lo so. Aspetti che chiedo al collega”. Arriva il collega, un uomo sulla cinquantina. “Mi scusi, cerco l’ingresso Merlata, devo ritirare l’accredito per l’inaugurazione di oggi”. Allarga le braccia, sconsolato: “Non so dov’è, mi dispiace”. “Avete una mappa?”. “Non ce le hanno date”. “Come ci si sposta senza entrare?”. “Non lo so. Forse hanno messo le navette”. È questo il primo impatto con Expo del visitatore arrivato in treno dalla stazione di Rho Fiera Milano per raggiungere Expo 2015.
Tornelli a parte, per chi arriva in treno a Expo è impossibile sbagliare strada: le indicazioni sono abbastanza chiare, se si eccettuano i grandi bolli fucsia con la scritta Expo incollati al pavimento, che dopo qualche metro si interrompono. Basta però alzare gli occhi e leggere le segnalazioni verticali per orientarsi senza difficoltà, oppure seguire la folla che si avvia al lavoro percorrendo un ampio sottopassaggio. Le strutture sono nuove di zecca, tanto che un corrimano è ancora avvolto nella plastica di imballaggio. I prezzi del bar all’esterno dell’ingresso sono in linea con il mercato: caffè macchiato al banco e bottiglietta di acqua minerale gassata San Pellegrino da mezzo litro 2,50 euro. I bagni pubblici, spesso un punto critico nei grandi eventi, sono grandi, nuovi e puliti.
In attesa del corteo, attacco di Anonymous – Un blitz sul web nella tarda serata di ieri ha messo fuori uso il sito di prevendita dei biglietti per l’Esposizione universale. “Attualmente il sito Ticketing di Expo Milano 2015 è in manutenzione è tornerà online al più presto. Ci scusiamo per il disagio”, il messaggio rivolto a chi tentata di acquistare un biglietto. L’azione è stata rivendicata da Anonymous Italy sui canali social con l’hashtag #noexpo. Un’azione che ha fatto discutere e ha diviso la rete. Il sito per la prevendita dei biglietti attualmente funziona perfettamente
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