La marcia di Grillo Perugia-Assisi per il reddito di cittadinanza: “Puo’ diventare realta”. Accuse a Veronesi sulle mammografie, Lorenzin: “Propaganda”
Il reddito di cittadinanza “può diventare realtà. Non è beneficenza”. E’ il grido lanciato dal leader del M5S, Beppe Grillo, oggi nel corso della marcia Perugia-Assisi, organizzata dal Movimento proprio per sostenere la proposta del reddito di cittadinanza. La marcia di 50.000 persone, secondo le cifre diffuse dagli organizzatori, è partita dal Giardino dei Frontoni di Perugia con la consueta ressa di cronisti, cameramen e attivisti.
L’iniziativa è un altro passaggio nella battaglia per il reddito di cittadinanza. Un obiettivo che, per Grillo e Gianroberto Casaleggio, “può diventare realtà”. “Non è beneficenza”, afferma il leader, raffigurato come un novello San Francesco nella t-shirt indossata per l’occasione. Una maglietta gialla, con un logo nero e rosso che ricalca l’inconfondibile profilo di Grillo ma con tunica addosso e lupo al seguito. Il reddito di cittadinanza, prosegue, “è per chi non ci arriva e per la dignità e i diritti delle persone. Abbiamo un sistema economico agonizzante, dobbiamo allargare e aiutare chi non ce la fa. Nessuno deve rimanere indietro”.
L’iniziativa diventa l’occasione per un tiro al bersaglio tra politica e sanità: dall’attuale governo guidato da Matteo Renzi al celebre oncologo Umberto Veronesi, accusato di pubblicizzare le mammografie. Se Veronesi preferisce non replicare, a rispondere è il il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “La propaganda politica ha un limite invalicabile, la salute delle persone. Le dichiarazioni di Grillo sarebbero sconcertanti, se non toccassero un tema tanto delicato come quello del cancro, che non ammette leggerezze, specie da un leader politico. Le sue dichiarazioni sono un concentrato di pericolosissima disinformazione”.
La prima stoccata contro il premier, che però non viene mai nominato. “Governa chi vince” e Renzi “non ha mai vinto . Se la gente ci metterà alla prova, noi siamo assolutamente pronti ad andare al governo”, dice stroncando il presidente del Consiglio, senza mai nominarlo. Sul presidente della Repubblica Sergio Mattarella “non ho ancora un’opinione. L’ho conosciuto, niente di più, ma dico il vero: non ho un’opinione. Però per firmare” l’Italicum “è stata la persona più veloce del mondo”. (FOTO)
“Poletti – dice allargando il discorso all’esecutivo – è un ministro del Lavoro per caso. In realtà sono tutti lì per caso”. E a chi gli domanda se anche il presidente del Consiglio sia a Palazzo Chigi per caso, l’ex comico genovese risponde: “E’ il caso che interpreta lui”.
Il tempo di rifiatare e partono altre bordate quando affronta i temi legati alla salute e al Servizio sanitario nazionale. “E’ il sistema – dice il leader M5S – che non va. Veronesi, ad esempio, pubblicizza le mammografie, ripete di continuo alle donne di farle. Probabilmente Veronesi parla così per avere sovvenzioni per il suo istituto”.
Per il leader M5S “ci vogliono leggi chiare e trasparenti, come negli Stati Uniti. Fai una leggina di due righe, così chiarisci tutto, in trasparenza, chi finanzia cosa”. “Dicono che bisogna fare una mammografia ogni due anni -prosegue- e le donne la fanno perché si informano male, leggono ‘Donna Letizia’, del resto la differenza di mortalità tra chi la fa e chi non si sottopone alla mammografia ogni due anni è di due su mille. Certo è qualcosa, ma comunque pochissimo”. Grillo ne ha anche per le aziende farmaceutiche. “Il farmaco per l’epatite C -dice- sanno già tutti che costa troppo e non tutti possono permetterselo. A quel punto bisogna andare dalla casa farmaceutica che lo produce e costringere a venderlo a prezzi più bassi. Se io sono malato e non ho il farmaco, ti prendo per la gola”.
Il movimento è pronto ad assumere un ruolo di guida nel Paese. “Se la gente ci metterà alla prova, noi siamo assolutamente pronti ad andare al governo. I nostri parlamentari sono i più preparati. Io non sono cambiato, ho solo un ruolo da garante del movimento e così resterà”, aggiunge rivendicando gli effetti dell’azione del M5S. “Noi abbiamo già inciso, i partiti si sono disgregati grazie a noi. La legge sulla corruzione, ad esempio, è stata approvata per noi”.
C’è spazio anche per la polemica con i cronisti, che, a suo dire, non danno abbastanza spazio al movimento. “Ci bastano anche due trafiletti – afferma – tanto noi andiamo avanti lo stesso”.
“E’ una marcia per la dignità -afferma Casaleggio, accompagnato dal figlio Davide-. E’ una marcia francescana”. Per il cofondatore del movimento “il reddito di cittadinanza può diventare realtà. “Io ci credo nell’approvazione -dice- c’è in tutti i Paesi civili, di tutta Europa. Noi siamo tra i pochi a non averlo. Ce la faremo, verrà approvato”.
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