Elezioni Comunali, la Lega affossa Fi. Salvini: “Abbiamo triplicato i consensi in soli due anni. Toti (Fi): “Il partito deve essere commissariato
Percentuali mai così basse per i berlusconiani. Da Ala ad Avio, da Riva del Garda a Bolzano passando per Trento, nei Comuni capoluogo in cui Forza Italia si è presentata col proprio simbolo, la Lega è sempre riuscita a incassare risultati in alcuni casi quadruplicati rispetto alle percentuali portate a casa dal partito di Silvio Berlusconi. All’indomani delle elezioni comunali in Val d’Aosta e Trentino Alto Adige, infatti, emergono numeri chiari. Ad Ala, ad esempio, la lista azzurra di Fi ha registrato il 2,31% dei voti mentre al Carroccio è andato il 15,37 per cento. Ad Avio risultato a due cifre per i berlusconiani – 13,81% – ma al partito di Matteo Salvini va il 22,22 per cento. Situazione analoga a Riva del Garda dove Fi incassa il 4,69% a fronte di un 10,34% della Lega. Un punto percentuale in più – l’11,26% – se l’aggiudicano i leghisti a Bolzano dove Forza Italia si ferma a quota 3,73 per cento. E anche a Trento ai forzisti va il 4,25% mentre al Carroccio va il 13,06 per cento.
Cifre che fanno dire a Salvini: “A Trento e a Bolzano abbiamo triplicato i voti rispetto alle elezioni di due anni fa, abbiamo raggiunto il massimo storico della Lega di sempre. Siamo il secondo partito a Trento, terzo partito a Bolzano. Se tanto mi dà tanto è un bell’antipasto per il 31 maggio. Per quanto riguarda il calo di Forza Italia, lascio che siano loro a fare la riflessione necessaria”.
Una riflessione che Giovanni Toti non tarda a compiere, tanto da chiedere “al più presto la nomina di un commissario” perché “i risultati del voto amministrativo in Trentino Alto Adige sono ampiamente deludenti. Ritengo siano il frutto di inadeguatezza di ricette, litigi, distinguo e totale incapacità della nostra locale classe dirigente – passata, presente e futura – di rappresentare i nostri elettori e le loro esigenze. Ritengo indispensabile – aggiunge ancora Toti – un ripensamento dell’intera struttura del nostro movimento politico in quella zona provvedendo al più presto alla nomina di un commissario. Forza Italia e la coalizione di centrodestra, dove si presentano uniti e con una squadra credibile, come accade in Liguria e in altre regioni, dimostreranno di essere non solo competitivi, ma vincenti. Aspettare il 31 maggio per credere”.
L’affondo, però, arriva dal ‘dissidente’ Raffaele Fitto: “A Trento e a Bolzano si è votato e siamo sotto il 4% come dato di Forza Italia e questo credo sia emblematico. Credo che sia necessario rifondare il centrodestra. Anche alla luce dei risultati che arrivano dal resto d’Italia si conferma che” il centrodestra messo in campo da Berlusconi “è abbastanza superato”.
Ma sempre in merito a Forza Italia, e alla situazione finanziaria delle sue casse, oggi si apprende che Marina e Piersilvio Berlusconi scendono in campo con Forza Italia, non certo candidandosi, ma staccando due assegni da 100mila euro ciascuno per finanziare il partito del padre. Una scelta che avviene per la prima volta. E’ quanto emerge dalle dichiarazioni congiunte del 2014 e del primo quadrimestre del 2015, con i finanziamenti che i privati e le aziende danno ai partiti e che devono essere depositati alla Camera.
Tornando al piano elettorale, chi esulta e parla di “risultato straordinario” è il Movimento 5 Stelle. Il suo candidato sindaco a Trento, Paolo Negroni, commenta così l’8,7% ottenuto dalla lista grillina: “E’ un risultato assolutamente inaspettato, straordinario, tenuto conto che per noi era la prima volta”.
Ma a stoppare la soddisfazione dei pentastellati e del Carroccio è, dal Pd, Lorenzo Guerini: “Siamo molto soddisfatti dei risultati delle elezioni amministrative in Trentino Alto Adige e Val d’Aosta” e “anche ad Aosta si profila una nostra vittoria al primo turno, togliendo la guida del municipio al centrodestra”. Poi il vicesegretario del Pd sottolinea che chi ora esulta per un lieve guadagno percentuale ha in realtà perso la sfida contro i dem. I quali, però, vincono, certo, ma con risultati in calo rispetto alle europee del 2014.
A maggio dello scorso anno, infatti, in Trentino il Pd portò a casa il 49% contro il 30 delle attuali amministrative. Nel 2009 ci fu uno scarto analogo tra le due competizioni elettorali: il 37% alle europee contro il 29% alle comunali. Voti che con tutta probabilità sono stati fatti propri dal Patt (il Partito autonomista trentino tirolese) che ad esempio a Cles ha strappato il sindaco al Pd.
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