Elezioni in trentino, vince il centrosinistra, crollano l’affluenza e Forza Italia. Raddoppia la Lega, giù i 5 Stelle. Ballottaggio a Bolzano
Aflluenza bassa, bassissima. Crolla Forza Italia, con la Lega Nord che quasi raddoppia. Il M5s perde consensi rispetto alle europee e – nonostante una flessione nelle percentuali – vince il centrosinistra.
Sarà ballottaggio nelle comunali di Bolzano, con il centrosinistra nettamente avanti, e vittoria al primo turno per il candidato Pd a Trento. Questi i due verdetti principali nella tornata di elezioni amministrative in Trentino-Alto Adige, dove si è votato per il rinnovo di 240 sindaci e consigli comunali. Si è votato anche in Val d’Aosta: lo spoglio è in corso dalle 8 di questa mattina. Gli eventuali ballottaggi sono in calendario il 24 maggio.
Bassa l’affluenza alle urne. Alla chiusura dei seggi, alle 21, in Alto Adige aveva votato il 66,9% degli aventi diritto al voto, mentre cinque anni fa il dato era stato del 74,6%. Il calo è stato dunque del 7,7%. A Bolzano, l’affluenza ha fatto segnare il 57,7%, ovvero l’8% in meno di cinque anni fa. A Trento il calo è stato del 6,1%, dal 60,1 al 54%. Alla rilevazione delle 23 per Aosta, l’affluenza è stata del 61,25%, contro il 66% di 5 anni fa.
Le elezioni a rischio quorum. Molti piccoli comuni hanno rischiato di vedersi nominato un commissario perché, pur essendoci un unico candidato, non hanno partecipato al voto almeno il 50% degli elettori. Solo grazie allo scorporo previsto per legge degli elettori all’estero è stato possibile scegliere il primo cittadino di Roncegno Terme, Samone, Brez e Mezzano. A Faedo e Ortisei nemmeno lo scorporo è bastato: qui le elezioni sono nulle e sarà nominato un commissario.
Nel centrodestra. Era attesa la sfida nei due capoluogo tra Forza Italia e Lega Nord, un primo test per la leadership del centrodestra. I dati parlano di una netta affermazione del Carroccio, che a Trento e Bolzano supera il 12% mentre Fi non arriva al 5%.
I COMUNI CAPOLUOGO Trento / Bolzano / Aosta / TUTTI I 240 COMUNI
Trento. Il candidato Pd-Patt-Ccd-Verdi Alessandro Andreatta, sindaco uscente, supera il 53% (quando mancano una manciata di seggi) ed è quindi rieletto al primo turno. Il principale sfidante Claudio Cia (sostenuto tra gli altri da Fi-Lega-Fdi) si è fermato al 31%, con il Cinque stelle terza coalizione all’8%.
Nel 2010 Andreatta sfondò quota 60 al primo turno, e fu eletto con il 64% delle preferenze. A Trento soddisfazione del Ccd (già Upt) per il 12,5%, una netta risalita rispetto alle ultime proviciali, quando Upt aveva il 9%. Dato meno positivo se confrontato con quello di 5 anni fa, quando aveva il 17%. Patt raddoppia i consensi rispetto alle precedenti elezioni ma perde qualcosa, l’1%, rispetto alle provinciali.
Bolzano. Nella città altoatesina si andrà al ballottaggio (dopo uno spoglio lentissimo, concluso solo di mattina). Il candidato di Pd e Svp, nonché sindaco uscente, Luigi Spagnolli arriva al 41,6%, senza nessun vero contendente: il secondo classificato Alessandro Urzì (centrodestra) arriva infatti appena al 12,7%, seguito a poche centinaia di voti da Carlo Vettori della Lega Nord e da Cecilia Stefanelli, della coalizione di sinistra. Praticamente scompare Forza Italia: qui a Bolzano nel 2010 il Pdl aveva il 20%, oggi non arriva al 4%.
Se Spagnolli riuscirà tra due settimane a conquistare il voto della sinistra e di parte dei grillini, non dovrebbe avere difficoltà ad essere rieletto.
Cinque anni fa Spagnolli fu eletto al primo turno con il 52% dei voti. Cala la percentuale di voti dell’Svp (oltre tre punti in meno). La flessione della Sudtiroler è significativa nel capoluogo, ma ancora più netta nei comuni minori della provincia.
Brutto colpo per l’Svp. In Alto Adige la distanza degli elettori dalle urne corrisponde in qualche maniera anche a quella che si profila come una disaffezione dell’elettorato sudtirolese dal partito di riferimento, ovvero dalla Südtiroler Volkspartei. Il “partito di raccolta” degli altoatesini di lingua tedesca potrebbe infatti pagare alcuni tagli introdotti dal nuovo governatore Svp Arno Kompatscher.
Un esempio di questa situazione è il piccolo comune di San Candido, dove la Svp perde lo scranno del primo cittadino. Dopo l’annuncio di notevoli sforbiciate alle strutture dell’ospedale locale, infatti, gli elettori hanno deciso di premiare una lista civica e questo per la prima volta nella storia del Comune. L’Svp ha perso anche il sindaco di Vipiteno, altro comune dove è stato tagliato l’ospedale. Gli elettori hanno infatti scelto il candidato di una lista civica, che ha ottenuto il 54,5% dei voti. La Svp, inoltre, perde anche altri comuni minori come ad esempio Selva di Val Gardena, Naz Sciaves, Vadena e Villa Bassa.
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