Emergenza migranti, Mogherini al Consiglio di Sicurezza dell’Onu: “Profughi e migranti non saranno rimandati indietro”
«La nostra priorità è salvare vite e prevenire ulteriori morti nel Mediterraneo». Con queste parole l’Alto Rappresentante dell’Ue Federica Mogherini ha aperto la discussione sul tema profughi durante la riunione del Consiglio Sicurezza dell’Onu a New York in cui ha chiesto l’appoggio ai piani Ue contro il traffico di migranti nel mar Mediterraneo e per agire concretamente contro le mafie. «Migranti e profughi non saranno mandati indietro. Voglio essere chiara su questo», ha quindi sottolineato Mogherini che poi ha aggiunto che «la Convenzione di Ginevra sarà pienamente rispettata». Poi l’Altro rappresentante Ue ha sottolineato che esiste anche un problema «di sicurezza» nell’affrontare il tema dell’arrivo dei profughi in Italia e in Europa. «Il problema dei migranti nel Mediterraneo non è solo un problema umanitario – ha detto Mogherini – ma un problema di sicurezza. E noi siamo qui per agire e per agire subito, per noi è un dovere morale».
«Smantellare reti trafficanti è salvare vite»
L’Ue ha detto Mogherini Durante il suo discorso al Palazzo di Vetro ai rappresentanti dei 15 Paesi membri, «è pronta a fare la sua parte». «Non è sempre stato così», ha ammesso l’ex titolare della Farnesina, «ma ora siamo pronti a farlo e ad affrontare sfide che interessano tutti, soprattutto dalla prospettiva umanitaria». Mogherini ha quindi ricordato le parole di Papa Francesco, secondo il quale «la storia dei migranti ci fa piangere e vergognare. «Faccio appello a voi per smettere di piangere e di vergognarci», ha affermato il capo della diplomazia europea. L’ex titolare della Farnesina ha sottolineato che la situazione attuale dei migranti, in fuga da guerre e guerre civili, che arrivano nel Mediterraneo «è senza precedenti ed eccezionale», per questa serve «una risposta eccezionale, immediata e coordinata». «Contiamo sul vostro aiuto per salvare vite umane e smantellare le organizzazioni criminali», ha affermato ancora Mogherini, ricordano anche che la risposta alla crisi deve arrivare «alle radici del problema» e per questo serve dare una risposta alla povertà nei Paesi di origine dei flussi dei migranti. Durante la conferenza stampa, seguita al discorso al Palazzo di Vetro, Mogherini ha quindi chiarito: «Bisogna distruggere il modello di business dei trafficanti di immigrati ed essere sicuri che i barconi non vengano più usati. Gli asset in senso lato devono essere distrutti». Smantellare le reti di trafficanti «significa salvare vite», ha detto Mogherini ai giornalisti internazionali dopo aver incontrato il Consiglio di Sicurezza. I trafficanti di persone «sono gente che fa soldi sulla disperazione della gente. Sono reti criminali che operano attraverso i confini, che fanno soldi sulle speranze della gente», ha aggiunto.
Mattarella: «Serve il consenso dei libici»
In attesa del voto delle Nazioni Unite sulla proposta Ue per bloccare il traffico di migranti, sul tema interviene anche il presidente della Repubblica Mattarella: «Siamo in attesa di una risoluzione delle Nazioni Unite, e poi dobbiamo ascoltare i libici, occorre il loro consenso – ha detto il capo dello Stato da Madrid – Questo caratterizza l’azione del nostro Paese». Se l’Europa «non interviene presto per migliorare le condizioni dei Paesi da cui partono i migranti -ha poi ribadito il Capo dello Stato- avremo in futuro ben altre ondate migratorie, di quello occorre preoccuparsi».
«Serve partnership con la Libia»
Sul mandato di una operazione navale per fermare il traffico illegale di migranti l’Europa vuole lavorare con l’Onu. Mogherini ha detto che il mandato dell’operazione è in via di elaborazione a Bruxelles e verrà sottoposto al Consiglio Europeo del 18 maggio «con la possibilità di prendere subito la prima decisione». «Non possiamo e non vogliamo agire contro nessuno, ma in pace con tutti», ha sottolineato infine Mogherini. Tra i punti del piano Ue per fermare il traffico di migranti c’è anche un accordo con la Libia. L’Ue, che pensa ad azioni militari contro gli scafisti, intende convincere il Consiglio di sicurezza ad approvare una risoluzione che le legittimi. «Contiamo sul vostro aiuto per salvare vite e smantellare le organizzazioni criminali che sfruttano la disperazione della gente», ha sottolineato. «Una soluzione reale in Libia prevede una partnership con un governo di unità nazionale, ma non possiamo aspettare per salvare vite e combattere i trafficanti», ha spiegato successivamente l’Alto Rappresentante dell’Ue. «Nel frattempo dobbiamo lavorare con tutte le parti nel Paese, e sino ad ora la risposta dalle diverse parti è positiva e costruttiva», ha aggiunto.
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