Ragazzini prostituiti alla stazione Termini, 9 arresti. Sesso nei bagni dei treni e della stazione
Blitz della Polizia di Stato contro la prostituzione minorile. Gli agenti stanno eseguendo a Roma, Rieti, Viterbo e Napoli otto arresti nei confronti di persone ritenute responsabili di prostituzione minorile. Nove in tutto le ordinanze di custodia cautelare emesse ma nel frattempo una persona, che aveva più di ottant’anni, è deceduta.
Dalle indagini, iniziate circa un anno fa dal compartimento polizia ferroviaria per il Lazio anche con intercettazioni, osservazione, videoriprese e numerose audizioni protette, è emerso che la stazione Termini veniva utilizzata come abituale punto d’incontro e di adescamento dei minori dediti alla prostituzione.
”Finora abbiamo eseguito sette ordinanze di custodia cautelare su otto, visto che una persona risulta irreperibile. Una custodia cautelare in carcere e le altre ai domiciliari. Cinque persone sono state arrestate a Roma, una a Rieti e un’altra a Pavia”, afferma Emanuele Fattori, dirigente del settore operativo della polizia ferroviaria di Roma Termini. La stazione Termini era utilizzata come punto strategico da parte di uomini di 35-40 anni, ma ci sono anche ultrasettantenni e un ottantenne, per adescare e consumare rapporti sessuali con ragazzini, maschi e femmine dai 13 ai 17 anni, per la maggior parte di etnia rom.
”Non a caso abbiamo chiamato l’operazione ‘Meeting Point’. Gli incontri – racconta Fattori – avvenivano sul lato destro della stazione, nei pressi di via Giolitti mentre i rapporti sessuali si consumavano a bordo di treni in lunga sosta, nei bagni pubblici della stazione o di esercizi commerciali ma anche in abitazioni private”. I compensi variavano dai 10 ai 50 euro a prestazione. Proseguono le indagini per risalire ad altre persone coinvolte.
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