Scandalo Fifa, la corruzione ha macchiato il calcio mondiale dal 1991. Tangenti e arresti. L’inchiesta nelle mani del procuratore generale degli Stati Uniti
La corruzione ha macchiato il calcio mondiale dal 1991, “anno dopo anno”. Sono le parole di Loretta Lynch, procuratore generale degli Stati Uniti, nel corso di una conferenza stampa a New York, nel giorno destinato a diventare storico per la Fifa e per il calcio mondiale, scosso dalle operazioni che hanno scosso i vertici della Federcalcio internazionale riunita a Zurigo per le elezioni presidenziali. Joseph Blatter, a caccia del quinto mandato, al momento non è direttamente coinvolto nell’inchiesta che, però, “va avanti. Questo è l’inizio”. Il 78enne dirigente svizzero prova a tirare dritto: “Per quanto questi eventi siano spiacevoli, dovrebbe essere chiaro che accogliamo con favore le azioni e le indagini delle autorità statunitensi e svizzere. Questo permetterà alla Fifa di adottare misure più efficaci di quelle già introdotte per punire ogni condotta scorretta”, ha detto in una nota prima di aggiungere: “Le azioni delle autorità svizzere e dell’attorney general statunitense sono partite quando abbiamo sottoposto il nostro dossier alle autorità elvetiche lo scorso anno”.
Un’inchiesta sull’assegnazione dei campionati mondiali di calcio del 2018 e del 2022 è stata aperta nella confederazione rossocrociata per abuso di potere e riciclaggio di denaro. La procura generale elvetica ha disposto il sequestro di documenti e file nel quartier generale della Fifa, ha reso noto in un comunicato diffuso poche ore dopo l’arresto di sei funzionari avvenuto all’alba al Baur au Lac, l’albergo a cinque stelle in cui è in preparazione il Congresso della Federazione internazionale di calcio che la Uefa, l’organizzazione europea guidata da Michel Platini, chiede di rinviare.
Gli arresti sono stati eseguiti sull’asse Stati Uniti-Svizzera: il tribunale di Brooklyn ha formalizzato le accuse nei confronti di 14 persone (47 i capi di accusa, fra cui riciclaggio, frode e organizzazione a delinquere, oltre a nove dirigenti della Fifa sono coinvolti 5 alti funzionari di organizzazioni che operano sotto l’ombrello della Federazione) in relazione a uno schema fraudolento in vigore per 24 anni “per arricchirsi con la corruzione del calcio internazionale”.
La frode su cui indaga la magistratura americana si è articolata intorno all’assegnazione dei diritti televisivi, di commercializzazione e sponsorizzazione, da parte della Concacaf, una delle sei confederazioni regionali della Fifa, quella che segue Nord America, America centrale e Caraibi e la cui sede di Miami è stata perquisita questa mattina. Sono stati versati fondi neri per 150 milioni di dollari, precisa il dipartimento della giustizia Usa in un comunicato, confermando l’arresto di una settima persona all’estero. “Le accuse delineano un quadro di corruzione dilagante, sistemica e con radici profonde sia all’estero che negli Stati Uniti e investe almeno due generazioni di funzionari del calcio”, ha dichiarato la Lynch.
Il presidente Sepp Blatter “al momento non è coinvolto nell’inchiesta”, ha detto l’attorney general ribadendo un concetto espresso anche dalla Fifa, che ha garantito la propria disponibilità “a collaborare con gli inquirenti”. “E’ nostro interesse chiarire tutti i dubbi e dare ogni risposta, ma ribadisco che la Fifa è parte lesa in questa vicenda”, ha dichiarato il portavoce Walter De Gregorio in una conferenza stampa a Zurigo. I mondiali del 2018 in Russia e del 2022 nel Qatar, così come il congresso in apertura venerdì e le elezioni per il presidente fissate per lo stesso giorno, si svolgeranno regolarmente (non si svolgeranno nuove elezioni), ha aggiunto De Gregorio. Il 79enne Blatter mantiene la sua candidatura per un quinto mandato alla guida della federazione internazionale. Il suo sfidante è il principe giordano Ali bin Al Hussein.
Come ha reso noto l’Ufficio federale di giustizia svizzero (Ufg), i funzionari arrestati (foto) sono in stato in detenzione in attesa dell’autorizzazione alla loro estradizione. Si tratta di Eugenio Figueredo, vicepresidente della Confederazione sudamericana di calcio (Conmebol) e vicepresidente della Fifa, cittadino uruguaiano; Eduardo Li, presidente della federcalcio della Costa Rica (Fedefutbol) e funzionario della Fifa, cittadino costaricano; José Maria Marin, membro esecutivo della federcalcio sudamericana (Conmebol), cittadino brasiliano; Julio Rocha, ex presidente della federazione di calcio del Nicaragua e funzionario della Fifa, cittadino nicaraguegno; Costas Takkas, ex segretario generale della federcalcio delle Isole Cayman, cittadino britannico; Jeffrey Webb, presidente della Confederazione di calcio del Nord, Centro America e Caraibi (Concacaf) e vicepresidente della Fifa, cittadino britannico; Rafael Esquivel, presidente della Federcalcio del Venezuela (Fvf) e membro esecutivo della Federcalcio sudamericana (Conmebol), cittadino venezuelano. In virtù di tre rogatorie statunitensi, l’ufficio federale di giustizia elvetico a bloccato i conti presso diverse banche svizzere attraverso i quali sarebbero transitate le tangenti e ha inoltre ordinato di acquisire i pertinenti documenti bancari.
L’inviato del New York Times a Zurigo Sam Borden ha pubblicato sul suo account twitter il video in cui si mostrano gli impiegati dell’albergo armati di lenzuola con cui cercano di coprire gli arresti
Secondo le norme in vigore in Svizzera, se la persona di cui si chiede l’estradizione acconsente acconsente all’esecuzione del provvedimento, viene applicata una procedura accelerata. Se si oppone, l’Ufg chiederà agli Stati Uniti di presentare una domanda formale di estradizione entro il termine di 40 giorni previsto dal trattato bilaterale. Nella giornata di oggi si svolgeranno le audizioni relative al processo di estradizione.
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