L’Ocse promuove l’Italia: avanti con le riforme in atto la ripresa anche se graduale. “Il Job act può migliorare drasticamente il mercato del lavoro”
L’economia italiana, dopo “una lunga recessione”, crescerà dello 0,6% quest’anno e dell’1,5% nel 2016. Una ripresa “graduale” e che è “ancora fragile e incerta” con i rischi, legati a una nuova tempesta finanziaria, che restano “elevati” scrive l’Ocse nell’Economic Outlook del 2015. Per questo, per rafforzare la crescita il governo deve “continuare a portare avanti il suo piano ambizioso e completo di riforme istituzionali e strutturali”. Gli Stati devono perseguire “un consolidamento dei conti pubblici credibile”, perché i debiti pubblici di molti Paesi “sono ancora troppo alti”, e devono procedere con le riforme.
Le esportazioni italiane, secondo il rapporto economico 2015 dell’Ocse, continueranno a sostenere la crescita, ma la ripresa si estenderà anche ai consumi. La crescita dell’inflazione e dei salari rimarrà “moderata” e la disoccupazione dovrebbe rimanere stabile nel 2015, per poi iniziare a scendere il prossimo anni con il rafforzamento della ripresa e con gli effetti delle riforme del mercato del lavoro. Anche il miglioramento del mercato del lavoro potrebbe far aumentare la fiducia dei risparmiatori più delle previsioni, facendo aumentare la crescita dei consumi. Ma per rafforzare le prospettive di crescita nel medio termine, il governo dovrebbe continuare a portare avanti la sua agenda di riforme, “ambiziosa e completa”.
Riforme – Fra gli interventi, previsti dal piano dell’esecutivo italiano, l’Ocse ricorda quello sull’efficienza della Pubblica Amministrazione e del sistema giudiziario, la riforma della scuola, l’accelerazione dei principali progetti di infrastrutture pubbliche e il miglioramento della competitività in alcuni settori dei servizi. Ma “deve essere fatto i più” per ridurre le differenze fra i generi e incoraggiare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, rafforzando i servizi di assistenza per i bambini e gli anziani.
Banche – Il settore bancario italiano è “ancora fragile e non è in una buona situazione per sostenere pienamente gli investimenti privati”. Una larga parte delle imprese, si sottolinea nel rapporto, “deve affrontare condizioni di accesso al credito invariate, nonostante i tassi di interesse in calo”.
Lavoro – Il Jobs Act “ha il potenziale per migliorare drasticamente il mercato del lavoro” in Italia, riducendo le dualità e garantendo sussidi universali alla disoccupazione, aumentando così la condivisione dei rischi e migliorando notevolmente la rete delle garanzie sociali”. E’ quanto sottolinea l’Ocse nell’Economic Outlook del 2015 sulla riforma del lavoro italiana. L’organizzazione sottolinea che il tasso di crescita dell’occupazione è tornato “positivo dopo un lungo periodo di calo” e che “il miglioramento delle prospettive di crescita sta iniziando a incoraggiare i lavoratori a tornare nel mercato del lavoro”. Nonostante questo, si aggiunge, “il tasso di disoccupazione resta elevato”.
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