Caos a Ventimiglia, centinaia di migranti hanno dormito sugli scogli dopo il blocco francese delle frontiere
Notte di protesta sugli scogli, sotto una forte pioggia, per un centinaio di migranti che cercano da tre giorni di passare la frontiera tra Italia e Francia a Ponte San Ludovico, nel comune di Ventimiglia. Molti di loro hanno dormito sotto i teli termici forniti dalla Croce rossa. Appena svegli, si sono messi a ripulire dai rifiuti gli scogli e le aiuole, sotto lo sguardo attento della gendarmerie francese e della polizia italiana. La polizia ha poi scortato un gruppetto di 5 migranti del Sudan verso la stazione ferroviaria di Ventimiglia.
Alcune centinaia di immigrati hanno invece passato la notte appunto alla stazione, dormendo sotto le pensiline e nei giardini, sorvegliati dagli agenti italiani e con l’assistenza della Croce rossa. I volontari chiedono – ma non ottengono – il permesso di installare un certo numero di tende, al momento sono stati montati solo bagni mobili e docce. La Gendarmerie ha istituito anche delle pattuglie sulla Mont du Triangle per evitare che i migranti possano passare dai sentieri sulle colline. La situazione è sotto controllo, non ci sono tensioni particolari. In città si è aggiunto ai volontari anche un piccolo gruppo di Medicin du monde, un’organizzazione no profit francese.Sulla linea di frontiera stazionano Gendarmerie e Carabinieri, Polizia di Stato e Police nationale. La frontiera è ancora chiusa per i migranti, non per i transfrontalieri che si recano al lavoro in Costa azzurra.
Ieri i profughi, quasi tutti eritrei, avevano iniziato uno sciopero della fame esponendo cartelli di protesta: “Noi vogliamo solo passare per raggiungere un posto in cui ci sia umanità”. I migranti avevano spiegato di non voler chiedere asilo politico all’Italia perché sarebbero costretti ad aspettare la risposta nel nostro paese per diversi mesi mentre le loro destinazioni sono le città del nord Europa.
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