Roma, grande folla per il Family day. “Siamo più di un milione” In piazza contro le unioni civili. Gaynet : “Una piazzata omofoba”
Sono scesi in piazza San Giovanni, a Roma, per difendere la famiglia tradizionale e per fermare la diffusione del gender nelle scuole. Una manifestazione “per la famiglia”, contro il ddl Cirinnà, che secondo gli organizzatori, ha mobilitato più di un milione di persone. “Qui ci sono famiglie, genitori, figli, persone civili che inneggiano alla famiglia e la vogliono difendere senza odiare nessuno”, ha affermato il senatore di Area popolare, Roberto Formigoni, partecipando alla giornata.
I movimenti pro life. L’organizzazione di questa manifestazione è stata, almeno all’inizio, più un passaparola sui social che una vera e propria mobilitazione istituzionale. Non dunque proprio il Family Day che aveva visto nel passato la Chiesa schierarsi compatta. Nella capitale si è dato appuntamento, l’intero mondo pro-life italiano. Fra i movimenti che hanno risposto all’appello: i neocatecumenali, il neonato gruppo dei “parlamentari della famiglia”, le “Sentinelle”, gli Evangelici, il “Movimento per la vita”. Sigle diverse ma unite nel voler affossare il disegno di legge sulle unioni gay in discussione al Senato.
“Diciamo ‘No’ a qualsiasi forma di insegnamento che neghi le differenze sessuali”, ha detto il segretario dell’Unione popolare cristiana (Upc) Antonio Satta – . Siamo per riconoscere i diritti dei singoli, cambiando la nostra legislazione, ma questo non deve portare a uno snaturamento dell’istituto familiare”. “Al di là dell’etichetta che lo nega, nella sostanza e nei contenuti il testo Cirinnà sulle unioni civili è una totale equiparazione con i matrimoni. E per questo no diciamo ‘No’”, ha detto ancora la parlamentare di Area popolare Paola Binetti.
Le polemiche. La mobilitazione, c’era da aspettarselo, è stata accolta da diverse polemiche. Il sottosegretario alle riforme del governo Renzi Ivan Scalfarotto, presente al Milano Pride, la manifestazione per i diritti Lgbt che si tiene oggi al padiglione Usa a Expo, ha definito il Family Day una manifestazione “inaccettabile”. Parole subito criticate da Formigoni che ha detto: “Incredibile dichiarazione del sottosegretario Scalfarotto, che evidentemente ha perso la testa di fronte all’imponenza di Piazza San Giovanni, piena di gente nonostante la pioggia”.
Fra i primi ad attaccare la mobilitazione Franco Grillini, presidente di Gaynet. “Una manifestazione inutile e odiosa, come tutte le manifestazioni d’odio. Perchè quella di oggi non è altro che una piazzata omofoba caratterizzata dall’odio profondo verso le persone lgbt e i loro diritti – ha detto, parlando dell’iniziativa dal comitato ‘Difendiamo i nostri figli’ – . Si dice che si vuol difendere la famiglia ma non si parla di nessuna delle patologie intrafamiliari e delle problematiche economiche che rendono difficilissimo per chiunque, etero od omo che sia, farsi una famiglia”. “Altra bufala al centro di questa manifestazione – ha aggiunto – è il complotto ‘gender’ completamente inventato nelle stanze vaticane perchè non fa parte né della cultura né delle piattaforme del movimento lgbt e per lo più non si capisce nemmeno cosa voglia dire”
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