Renzi e Hollande all’Expo, mini accordo sui migranti. Il premier italiano: “Servono responsabilita’ e solidarieta’, non isterie”
“Il tema dell’immigrazione è tra i temi più difficili da affrontare. Non ci aspettiamo che qualcuno al posto nostro possa risolvere il problema, ma pensiamo che debba prevalere il binomio responsabilità e solidarietà. No alle isterie”. Lo ha affermato il premier Matteo Renzi dopo l’incontro a Expo con il presidente francese Francois Hollande.
“L’immigrazione è un fenomeno di portata storica che non è iniziato ieri e non finirà domani. La priorità di oggi e di far prevalere le ragioni che ci uniscono”, ha sottolineato.
Nella gestione dell’emergenza profughi, “l’Italia è stata lasciata sola. Nel 2014 ha fatto molto con l’operazione Mare Nostrum, ma oggi è necessario dare un messaggio di unità”, ha detto Renzi. “In caso di solidarietà europea benissimo, altrimenti ci organizziamo da soli”, ha aggiunto.
Il fenomeno dell’immigrazione “non è un problema solo di Ventimiglia, ma è di molte parti dell’Unione europea”, ha ricordato il premier che si è detto “ottimista” dopo aver parlato con Hollande di immigrazione. Renzi ha poi rassicurato sul fatto che “non ci sono tensioni con Hollande”, ma che ci sono “intenti comuni tra Italia e Francia” per arrivare ad una soluzione responsabile.
Nessuna polemica con le forze politiche che l’hanno sottoscritto ma “l’accordo di Dublino è quanto di più negativo per l’Italia”, ha affermato. Tuttavia, ha aggiunto “è un accordo e va rispettato”.
Il presidente del Consiglio ha poi annunciato che convocherà per giovedì prossimo i presidenti di Regione per discutere del tema immigrazione.
Per gestire l’emergenza migranti, occorre “rispettare le regole, ma a condizione che sia un messaggio globale. Se siamo soli a gestire l’emergenza allora operiamo con le nostre regole”, ha concluso Renzi.
Hollande ha detto in conferenza stampa che “i rimpatri vanno fatti con mezzi europei” perché “non è compito dell’Italia assumersi da sola questa missione”. Secondo il presidente francese “è necessario agire in Libia perché vi sia un governo”.
“A Ventimiglia – ha sottolineato – abbiamo voluto applicare le regole di Dublino 2″. “La Francia – ha poi aggiunto – è pronta a dare mezzi per registrare le popolazioni alle frontiere”.
“Ognuno deve fare ciò che gli spetta perché tutti insieme siamo uniti e non c’è un paese che debba portare il fardello da sola”, ha ribadito Hollande. “L’Europa è un continente con delle regole che non cambia a seconda delle minacce che incontra sulla sua strada”, ha detto. “Dobbiamo usare queste regole – ha spiegato – per tutelarci dove è possibile, ma anche dobbiamo fare in modo che il nostro dovere nei confronti delle popolazioni in sofferenze nei loro paesi possa essere esercitato”.
“Bisogna aiutare l’Italia per aiutare l’Europa”, ha sottolineato. “Ogni paese deve sottoscrivere un impegno”, ha detto il presidente francese.
Prima del bilaterale, Renzi e Hollande hanno visitato oggi Expo 2015 e preso parte alla cerimonia di apertura del National Day della Francia . All’ingresso, appena incontrati, i due premier si sono abbracciati. Dopo la cerimonia dell’alzabandiera, Renzi e Hollande si sono incamminati lungo il decumano diretti al Padiglione francese.
Per loro un vero e proprio bagno di folla. I due presidenti sono infatti stati letteralmente assediati lungo il Decumano, durante il percorso a piedi dall’Expo center al padiglione francese. Alcuni, tra la folla assiepata che scattava fotografie, hanno incitato Renzi a tenere duro e andare avanti. Altri hanno gridato al premier di ‘ritirare il ddl scuola’.
I due capi di Stato sono stati poi accolti all’ingresso del padiglione francese dalla fanfara che oggi celebra anche la Festa della musica, una tradizione francese inaugurata nel 1982 per salutare l’inizio dell’estate. Poi si sono recati all’interno del padiglione dove i ministri dell’Agricoltura Stephan Le Foll e Maurizio Martina hanno firmato la Carta di Milano.
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