Istat, la fiducia degli italiani a giugno torna a crescere e segna il massimo dal 2008. La confindustria rialza le stime
Sale la fiducia di consumatori e imprese italiani: l’indice rilevato dell’Istat segna un progresso a 109,5 da 106 punti per i primi e da 101,8 a 104,3 per gli altri che toccano il livello più alto dal giugno 2008. Segnali positivi da tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori, ma le variazioni più marcate le mostrano il clima economico (a 139,4 da 130) e quello futuro (a 119,4 da 114,7), mentre il clima personale e quello corrente presentano incrementi più lievi (rispettivamente, a 100,0 da 98,5 e a 103,3 da 101,0).
Migliorano anche i giudizi e le attese dei consumatori sull’attuale situazione economica del Paese (rispettivamente, a -56 da -64 e a 10 da 2). I saldi dei giudizi e delle attese sulla dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi 12 mesi diminuiscono (a -21 da -14 e a -20 da -15). Le attese sulla disoccupazione diminuiscono a 9 da 29. Riguardo le imprese, crescono tutti i climi di fiducia: quello delle costruzioni (a 119,7 da 111,8), quello dei servizi di mercato (a 109,0 da 105,1), quello del commercio al dettaglio (a 105,9 da 103,9) e, in maniera più lieve, quello del settore manifatturiero (a 103,9 da 103,4).
“La crescita della fiducia di consumatori e imprese a giugno rappresenta un tesoretto che il governo non deve dilapidare. Occorre investire per far ripartire l’economia italiana” dice il Codacons commentando i dati dell’Istat: “Una maggiore fiducia da parte delle famiglie – aggiunge – equivale a una maggiore propensione ai consumi e alla spesa, con benefici diretti per l’industria, il commercio e l’intera economia per questo
motivo il governo deve sostenere e alimentare la fiducia dei consumatori e delle imprese attraverso interventi che mirino a incrementare il potere d’acquisto, liberalizzare il mercato, creare concorrenza e ridurre la pressione fiscale a carico di cittadini e aziende”.
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