Bimbo morto nella metro a Roma, tre persone denunciate dai carabinieri: un dipendente Atac e due vigilantes
Sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di omicidio colposo le tre persone denunciate dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del bambino di 4 anni precipitato ieri nella tromba di un ascensore nella stazione della metropolitana di Furio Camillo. Si tratta di un dipendente dell’Atac che secondo gli investigatori è stato responsabile della manovra conclusasi in maniera tragica e due vigilantes in servizio nella stazione.
L’iscrizione nel registro degli indagati è stata disposta dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani il quale ha anche disposto l’autopsia che si svolgerà nel più breve tempo possibile.
Il fascicolo dell’indagine dovrebbe arricchirsi di una serie di documenti che riguardano in particolare l’ispezione affidata agli ispettori del Lavoro dopo che si è verificato l’incidente nonché le conversazioni intervenute tra un secondo dipendente Atac, che però non è indagato, con la cabina dell’ascensore dove si trovava il bambino con la madre. Per quanto riguarda il dipendente Atac, indagato attualmente, è ricoverato in ospedale sotto choc.
Tra gli accertamenti disposti dal magistrato quello necessario per capire perché il dipendente Atac indagato, pur non essendo abilitato per il tipo di manovra che ha messo in atto, sia intervenuto con quella manovra benché l’altro dipendente Atac, che conversava con la madre del bambino rimasta bloccata in ascensore, avesse già chiamato una squadra di soccorso. Da chiarire anche la posizione dei due vigilantes che a giudicare dai primi accertamenti svolti e dagli elementi acquisiti non avrebbero svolto un ruolo tecnico nello svolgimento della manovra per cercare di soccorrere il bambino e la madre, limitandosi invece a tenere sotto controllo la situazione.
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