Trasporti, Roma nel caos: Marino cerca un partner privato per l’Atac. A Micheli il mandato a licenziare dirigenti inefficienti. In campo Zingaretti
Ho deciso, insieme al presidente Zingaretti, che da oggi Comune, Regione e Atac si impegnano a cercare un partner industriale, mantenendo la maggioranza dell’azienda pubblica”. Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino nel corso della conferenza stampa su Atac. “Ho deciso di cambiare il Cda dell’Atac, dando mandato al direttore generale Micheli di rinnovare profondamente il management aziendale, allontanando i dirigenti responsabili delle inefficienze”, ha aggiunto il sindaco capitolino.
“Davanti a una situazione così drammatica – ha spiegato Marino – , ho scelto di condividere con il presidente della Regione Zingaretti, con il quale ho avuto un’intensa riunione di due ore e mezza, di affrontare il problema finanziario con una nuova ricapitalizzazione che sfiora i 200 milioni tra beni e contanti, a cui si aggiunge l’impegno della Regione Lazio a trasferire 301 milioni entro il 30 settembre al Comune di Roma come pagamento di vecchi contributi che la Regione allora governata dalle destre non aveva voluto dare”.
Intendo scusarmi con i cittadini e le persone che in questi giorni si trovavano a visitare Roma per i disagi inaccettabili”, ha poi aggiunto Marino: “Faccio appello ai cittadini che hanno mille ragioni per protestare. Non dico abbiate pazienza ma facciamo uno sforzo insieme per un cambiamento epocale”.
Scontro con Improta – “È necessario immediatamente cambiare rotta e fare l’ammissione che è insufficiente il lavoro fatto. Per questo chiedo a Improta di formalizzare le dimissioni già annunciate dall’assessore”, ha poi detto Marino rivolgendosi all’assessore uscente ai trasporti. “Spiace constatare” che il sindaco di Roma Ignazio Marino “stia tentando in modo scorretto di accreditare il messaggio che i disagi che sta patendo la città siano responsabilità dell’assessore e del Consiglio d’Amministrazione di Atac, dimenticandosi le valutazioni che abbiamo condotto in questi mesi e che coinvolgono anche altri livelli istituzionali”, replica Improta, rispondendo alle dichiarazioni del sindaco di Roma.
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