Spese di Marino, la procura apre un’indagine. La Comunita’ di Sant’ Egidio smentisce il sindaco: “Mai stati a quella cena”
La procura di Roma ha aperto un fascicolo ‘atti relativi’, senza ipotesi di reato né indagati, sulle spese del sindaco Ignazio Marino, sulla base degli esposti presentati da Fratelli D’Italia e dal Movimento Cinque Stelle.
L’avvio dell’indagine è stato disposto dal procuratore capo Giuseppe Pignatone in seguito alla presentazione degli esposti. A seguire l’inchiesta sarà il pm Roberto Felici con il pool reati contro la pubblica amministrazione. Negli esposti Fdi e M5S ipotizzavano il reato di peculato.
Sottolinea l’assessore capitolino alla Legalità e alla Trasparenza, Alfonso Sabella: “Non c’è nulla da commentare, si tratta di una non-notizia: aprire un fascicolo a seguito di una denuncia è semplicemente un atto dovuto. Il sindaco ha agito con correttezza e trasparenza”.
Intanto in una nota la Comunità di Sant’Egidio precisa: “Di fronte all’insistenza su una notizia che non corrisponde al vero, la Comunità di Sant’Egidio ribadisce ciò che ha già abbondantemente chiarito nei giorni scorsi ad alcuni organi di stampa e tv: alla ormai ‘famosa’ cena del 26 ottobre 2013 nel ristorante romano ‘Sapore di Mare’ non è stato invitato né ha partecipato alcun responsabile di Sant’Egidio”. “Si approfitta dell’occasione – prosegue la nota – per precisare che anche nei due anni successivi, fino ad oggi, non sono mai stati offerti pranzi o cene, a spese del sindaco Marino, a responsabili della Comunità di Sant’Egidio”.
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