Kenya, dottoressa italiana uccisa in casa da rapinatori, aveva tentato di difendere la madre. Feriti il padre e altri due amici
La dottoressa italiana Rita Fossaceca di 51 anni è stata uccisa durante una rapina in una casa privata a Watamu, in Kenya, dove era con il padre e altri cinque italiani, tre dei quali rimasti feriti. A renderlo noto è la stessa associazione umanitaria internazionale For Life Onlus con cui collaborava la radiologa dell’ospedale Maggiore di Novara. “A volte succedono cose inspiegabili”, scrivono sul loro sito, “la dottoressa Rita Fossaceca non c’è più, ha dato tutta se stessa per l’orfanatrofio e l’infermeria di Mijomboni. Vittima, ha pagato con la vita il suo grande amore per i bambini”. ”Le mie più sincere condoglianze e il mio pensiero alla famiglia della Signora Fossaceca, una persona che so essere molto amata e rispettata per la sua profonda dedizione e il suo impegno a difesa dei più deboli, malati e donne in Africa”, ha scritto il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni, come si legge in una nota della Farnesina. “Tutti gli italiani rimasti coinvolti nel feroce atto di violenza di ieri, si trovano in Kenya per fare del volontariato con una ONLUS, una scelta coraggiosa ed ammirevole di cui essere orgogliosi”.
“Una notizia bruttissima”, commenta all’Adnkronos il portavoce della sezione italiana di Amnesty International Riccardo Noury. “In un momento in cui in tanti si spostano, viaggiano da una parte all’altra del mondo con una carica di odio, la dottoressa al contrario era partita per una ragione nobile: fare del bene ai bambini del Kenya”, spiega Noury. “Quello dei volontari italiani nel mondo è un tributo pesante: sono le nostre truppe di pace disarmate che cercano di fare del bene e di portare pace dove lavorano – aggiunge ancora – la dottoressa era partita dall’Italia carica di amore per i bambini e ha cercato di fare cose concrete per loro e la popolazione locale”.
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