Centro Africa, l’appello di Papa Francesco: “Non cadere nella tentazione della paura dell’altro” Visita al campo profughi a Bangui
Non cadere nella tentazione della paura dell’altro. E’ l’appello che papa Francesco rivolge alla classe dirigente di Bangui, nel corso del suo discorso. Il Papa parte dal concetto di unità: “Si tratta di vivere e di costruire a partire dalla meravigliosa diversità del mondo circostante, evitando la tentazione della paura dell’altro, di ciò che non ci è familiare, di ciò che non appartiene al nostro gruppo etnico, alle nostre scelte politiche o alla nostra confessione religiosa”.
Il secondo punto sul quale insiste Francesco è legato alla dignità: “È proprio questo valore morale, sinonimo di onestà, di lealtà, di grazia e di onore, che caratterizza gli uomini e le donne consapevoli dei loro diritti come dei loro doveri e che li porta al rispetto reciproco. Ogni persona ha una dignità. Ho appreso con piacere che la Repubblica Centrafricana è il paese di ‘Zo kwe zo’, il paese in cui ogni persona è una persona. Tutto allora dev’essere fatto per tutelare la condizione e la dignità della persona umana”. “Vengo nella Repubblica Centrafricana come pellegrino di pace, e mi presento come apostolo di speranza” aveva annunciato con un tweet.
Papa Francesco visita il campo profughi di St Sauveur a Bangui. “Siamo tutti fratelli”, dice. “Saluto tutti voi e vi dico che ho letto i messaggi scritti dai bambini: ‘pace’, ‘dignità’, ‘amore’. Noi dobbiamo lavorare e pregare e fare di tutto per la pace ma la pace senza amore, senza amicizia, tolleranza, perdono non è possibile. Ognuno di noi deve fare qualcosa”.
“Auguro a voi e a tutti i centrafricani la pace, la grande pace tra voi. Che voi possiate vivere in pace qualsiasi sia l’etnia, la cultura, la religione, lo stato sociale. Tutti in pace perché tutti siamo fratelli. Mi piacerebbe che tutti dicessimo insieme ‘siamo fratelli’”.
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