California, uccisi i due killer autori della strage di 14 persone: sono marito e moglie di origini arabe. Resta l’ipotesi terrorismo. Obama: “Ora basta”
Sono stati identificati l’uomo e la donna sospettati di essere responsabili della strage nel centro servizi sociali di San Bernardino ed uccisi dalla polizia mentre fuggivano a bordo di un Suv (FOTO). Si tratta di Syed Farook, di 28, cittadino americano, e Tashfeen Malik, 27 anni, sposati da due anni e con una bimba di sei mesi che ieri avevano lasciato dalla nonna, come ha testimoniato alla Cnn il direttore del Council on American Islamic Relations di Los Angeles comunicando lo choc della famiglia di lui, che non riesce a spiegarsi cosa possa aver spinto i due giovani a questa azione. “Si tratta di un atto di terrorismo? Non lo sappiamo”, ha dichiarato David Bowdich, assistente del direttore dell’ufficio operazioni dell’Fbi di Los Angeles, citato dal Los Angeles Times.
L’uomo, che era cittadino americano, lavorava come ispettore sanitario nel centro specializzato nell’assistenza dei disabili dove ieri sono rimaste uccise 14 persone ed altre 17 sono rimaste. Secondo la ricostruzione della polizia, Farook aveva partecipato alla festa nell’Inland Regional Center, durante la quale è avvenuta la sparatoria, ma si sarebbe allontanato prima della fine visibilmente “arrabbiato”, ha detto il portavoce della polizia.
“Considerando quello che abbiamo visto e come erano equipaggiati, crediamo che vi sia stato una pianificazione per questo attacco”, ha detto ancora il portavoce della polizia che avrebbe trovato nel Suv anche un ordigno simile ad una pipe bomb che si è rivelato non esplosivo.
Farook e Malik sono rimasti uccisi in una sparatoria con la polizia al termine di un inseguimento per le strade della cittadina della California quattro ore dopo la strage. Nello scontro a fuoco è rimasto ferito un agente ed a bordo del Suv sono stati ritrovati due fucili e due pistole. I due sospetti erano vestiti di nero e con il volto coperto da maschere ed avevano addosso diversi caricatori per i fucili. Una terza persona sarebbe stata fermata dalla polizia che comunque ha detto di ritenere che solo la coppia è da considerarsi responsabile della strage.
Anche due colleghi di lavoro, sopravvissuti alla strage perché si trovavano in bagno nel momento in cui sono iniziati gli spari, si sono mostrati scioccati descrivendo Farook come una persona riservata ed educata, che non sembrava nutrire risentimenti.
Farook era un musulmano osservante, ma raramente aveva parlato della sua religione al lavoro, hanno detto ancora Christian Nwadike e Patrick Baccari, un altro ispettore sanitario che divideva l’ufficio con Farook. L’uomo recentemente era andato in Arabia Saudita ed era tornato con la donna che aveva conosciuto on line. I due si erano poi sposati ed avevano una bambina, sembravano “vivere il sogno americano” hanno concluso i colleghi.
L’attacco all’Inland Regional Center, che si trova ad una novantina di chilometri ad est da Los Angeles, è il più sanguinoso avvenuto negli Stati Uniti dal massacro alla scuola Sandy Hook nel 2012. Farook lavorava da cinque anni al dipartimento per la Sanità e sarebbe rimasto coinvolto in una lite durante la festa, andando via con Malik prima della fine.
COMPRATI LEGALMENTE DUE DEI FUCILI USATI – Almeno due delle armi che sarebbero state usate per la strage erano state acquistate legalmente da un individuo collegato all’inchiesta. Lo ha reso noto il portavoce del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives, Meredith Davis. Durante un’intervista alla Cbs, Barack Obama ha rinnovato la sua richiesta al Congresso perché approvi leggi più severe sul controllo delle armi. “Non dobbiamo pensare che questo sia qualcosa che avvenga nel corso normale delle cose, perché – ha detto – queste sparatorie non avvengono con la stessa frequenza negli altri Paesi”.
IL PROFILO ONLINE DI FAROOK – “Sono un musulmano che vive negli Stati Uniti, in California. Religioso, ma con una famiglia moderna composta da quattro persone, due femmine e due maschi”. Così Farook si definiva in un profilo online su iMilap.com.
SOTTO CHOC IL COGNATO DEL SOSPETTO RESPONSABILE DELLA STRAGE – E’ sotto choc, ancora incredulo, Farhan Khan, il cognato del sospetto responsabile della strage. “Non ho idea del perché lo avrebbe fatto, del perché avrebbe fatto una cosa del genere. Sono io stesso sotto shock, sono una persona normale”, ha affermato l’uomo, che ha voluto fare le condoglianze alle famiglie colpite.
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