Delitto Varani, il padre di Manuel: “A noi Foffo non ci piacciono i gay, ci piacciono le donne vere”
“No, mio figlio non è gay e sì, è stato ricattato da Marco Prato”. Così Valter Foffo, padre di Manuel Foffo, arrestato insieme a Marco Prato per l’omicidio di Luca Varani, massacrato in un appartamento al Collatino durante un festino a base di alcol e droga, in un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggero’. “A noi Foffo non ci piacciono i gay – aggiunge – ci piacciono le donne vere. E mio figlio non è da meno”.
“Manuel ha conosciuto Prato qualche mese fa – racconta Foffo a ‘Il Messaggero’ – insieme hanno trascorso la notte di Capodanno e in quell’occasione ha avuto un rapporto con il suo amico, che ha registrato tutto con il cellulare, minacciandolo poi di diffondere il video”.
“Mio figlio si è sentito stretto in un angolo – continua il padre di Manuel sul quotidiano – me lo ha detto, anche per questo ha accettato di rincontrare Prato, per carcare di convincerlo a cancellare il filmato”. E su quanto emerso dagli interrogatori, durante i quali il figlio avrebbe espresso l’intenzione di ucciderlo e su quello che gli ha detto Manuel quando si sono visti in carcere, Foffo su ‘Il Messaggero’ sottolinea: “Non ha assolutamente detto questo, non pensava a me. Può verificarlo, in carcere registrano tutto”.
“Ho trovato un ragazzo devastato dai farmaci e dalla vergogna – prosegue Valter Foffo sul quotidiano – solo adesso si sta rendendo conto di quello che ha compiuto, dell’atroce delitto di cui si è macchiato”. “Mi ha ripetuto – conclude – che sia la prima coltellata che l’ultima l’ha inferta Marco Prato”.
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